Riscoperta dell’arte, del territorio e di alcune espressioni dell’associazionismo cittadino hanno contraddistinto il percorso che ha coinvolto gli studenti delle classi III e IV M indirizzo grafica e comunicazione del Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme che, nelle scorse settimane, hanno visitato tre spazi espositivi in città, accompagnati dalle docenti Annamaria Napoli, Caterina Ruffa, Anna Maria Campisano e Angela Folino.

Prima tappa al laboratorio “Sedna”, dove gli studenti hanno avuto la possibilità di riflettere sul tema della memoria visitando la mostra dal titolo “Per non dimenticare”. I ragazzi sono stati inoltre coinvolti nel contest promosso dall’associazione, votando l’opera che, dal loro punto di vista, descrive più accuratamente il senso del dramma vissuto nei campi di sterminio durante la shoah e il valore della speranza per i superstiti dell’olocausto.

Seconda tappa, la mostra “Timeless” Manufatti di un futuro passato” del maestro Vinicio Momoli, scultore e pittore esponente della corrente dell’arte povera e del minimalismo, le cui opere sono esposte al Museo Archeologico di Lamezia Terme. Le opere e le installazioni polimateriche hanno attirato l’attenzione dei ragazzi per il raggiungimento della semplicità di forma-materia-colore e l’utilizzo di supporti non tradizionali. Interessante anche il dialogo tra arte antica (con la collezione permanente presente nel museo) e quella contemporanea.

L’itinerario si è concluso con la visita alla Casa del Libro Antico presso la Biblioteca Comunale “Oreste Borrello”. Dopo un primo percorso nella sezione dedicata ai testi antichi, i ragazzi, accolti dall’artista Antonio Saladino, hanno potuto ammirare la sua esposizione “Essenza Duale”. Sculture di ceramica bianca all’interno di una grande sala affrescata del piano nobile dell’antico palazzo Nicotera Severisio. Guidati dall’artista, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di conoscere i dettagli e i percorsi di ricerca dietro le singole opere, alcune delle quali dedicate a figure importanti del mondo dell’arte, artisti cari allo  stesso Saladino, da Mimmo Rotella e Nik Spatari. Quindi, a conclusione dell’ultima tappa, l’esplorazione del palazzo che ospita la mostra, guidati dalle volontarie del Servizio Civile, in un racconto storico della dimora nobiliare, con i suoi affreschi e le sue grandi sale.

Positiva la risposta degli studenti che si sono lasciati coinvolgere in un percorso artistico entusiasmante, che ha messo in rilievo i luoghi della città, l’impegno dei suoi artisti, il lavoro di quanti si impegnano a promuovere l’arte contemporanea