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24 agosto 2016

News Lamezia e lametino

Lamezia Terme. Il degrado di via Salvatore Renda


Via Salvatore Renda, cooperative tra Inps ed Ospedale, dove un tempo esisteva una stradina che collegava le cooperative al percorso salute e dove era stato programmata una zona che doveva essere di svago e di aggregazione con campo bocce e altre attrezzature per lo sport all’aria aperta.

Una stradina che collegava e collega le cooperative alla oramai tristemente nota «Ciampa di Cavallo» che, da quando è diventata una sorta di campo rom 2 con tutto quello che di negativo ne consegue, ha fatto sì che quella zona diventasse una sorta di terra di nessuno dove l’illegalità è legge.

Una stradina che nel corso degli anni, complice l’abbandono da parte delle varie amministrazioni che si sono succedute, ha visto crescere una folta vegetazione che ha fatto sì che da luogo di comunicazione diventasse luogo di dannazione per chi in quelle cooperative abita.

Furti continui, parcheggio di auto rubate, finestrini infranti alla ricerca di qualcosa da razziare fosse esso una borsa o un libretto, scippi, siringhe e ultimo, ma non per ordine di importanza, luogo di spaccio a cielo aperto 24 ore su 24.

A nulla sono valse, nel corso degli anni, le richieste alle amministrazioni per far sì che quella vegetazione, utilizzata per nascondere uomini e cose, venisse bonificata e che la stradina tornasse ad essere visibile e vivibile anche solo per chi porta a spasso il proprio cane.

Nulla è stato fatto e così si è andati avanti fino agli ultimi casi di tentativo di furti e scippi riusciti.

«Uomini politici», anche recentemente, nella veste di consiglieri comunali si sono affacciati per far vedere che la cosa era grave e bisognava intervenire ma, finita la presenza-passerella, ognuno ha chiuso gli occhi e la situazione è peggiorata.

Finalmente in questi giorni, grazie all’intervento gratuito della Cooperativa Malgrado Tutto e di Raffaello Conte si è tornati finalmente a vedere la luce in tutti i sensi: sono state estirpate le erbacce, sfrondati gli alberi e eliminati i cespugli che nascondevano il degrado, cosicché si riesce ad avere un migliore controllo della situazione anche solo affacciandosi al balcone.

Non era difficile se ci fosse stata, in precedenza, la volontà di mandare la Multiservizi o chiunque altro a fare questo lavoro di bonifica ed evitare che una zona centrale della città, che nelle intenzioni iniziali doveva essere quartiere residenziale, diventasse quello che è diventata negli ultimi anni.

Compito degli «uomini politici», se veramente hanno intenzione di occuparsi della cosa, sarà quello di proporre che in quella zona venga ripristinata la legalità; che venga curato il verde; che vengano rimessi in funzione i lampioni distrutti a sassate per creare una zona buia che garantisse l’immunità, e dai quali sono stati prelevati i cavi di alimentazione; che vengano installate le telecamere ma, soprattutto, che ci sia una vigilanza da parte delle forze dell’ordine, mancata in tutto questo tempo, onde evitare che il problema si possa ripetere appena la vegetazione riprenderà la sua crescita naturale.

In poche parole che quella stradina, nata per far parte di un percorso della salute, ritorni ad essere salutare.
Enza Carlei


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