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7 giugno 2016

Prima pagina

Le banche italiane continuano a fallire. Messa in liquidazione la Popolare delle Province Calabre. Le attività trasferite alla Popolare di Bari


Nel fine settimana, la Banca popolare delle Province Calabre è stata messa in liquidazione: in pratica è stata chiusa a seguito di perdite e irregolarità eccezionali, che hanno irreversibilmente compromesso la situazione della banca.

Per questa volta è andata bene: obbligazionisti e correntisti si sono salvati, in quanto le attività sono state trasferite alla Banca Popolare di Bari, ma non si può abbassare la guardia. La stessa Popolare di Bari è una banca che prima di questa operazione aveva solo un rating di 2 stelle Altroconsumo.

Per Altroconsumo è quindi prioritario continuare a svolgere il ruolo di watchdog per evitare altri bagni di sangue come con Popolare Vicenza e le altre Popolari disastrate, in un momento di fusioni e assestamenti che durerà almeno due anni, secondo le parole del ministro dell’Economia Padoan.

Oltre ad aggiornare la classifica sull’affidabilità banche italiane, rispetto all’analisi fatta a dicembre su 291 istituti, l’organizzazione indipendente di consumatori ha allargato la visuale a 352 soggetti di credito sia per includere banche piccole ma presenti sul territorio e segnalate dai risparmiatori, sia grazie ad alcune new entry di peso come il gruppo Fideuram: a dicembre non avevamo ancora informazioni sufficienti per giudicare la nuova realtà nata nel 2015, ora con la pubblicazione del bilancio abbiamo potuto assegnare 5 stelle al gruppo e 4 stelle alla capogruppo.

Circa il 10% delle banche analizzate si merita il giudizio di massima affidabilità, e quasi il 37% ci va vicino con un giudizio di 4 stelle. Ma non abbassare la guardia: a far da contraltare ci sono un 8% delle banche analizzate che si fermano a una sola stella.

Non solo. L’apparente status quo dei risultati complessivi nasconde, in realtà, un ampio numero di cambi di rating, sia in positivo sia in negativo. Un’ulteriore prova che è importante monitorare sempre lo stato di salute della banca grazie agli strumenti che Altroconsumo offre.

La buona notizia: le banche a 5 stelle salgono da 29 a 36: grazie alle new entry e a ben 6 promozioni rispetto all’analisi di dicembre (ad esempio Banca di Imola). Anche per le sorvegliate speciali miglioramenti in vista: ben 9 banche a una stella sono state promosse.

Trentanove tra banche e gruppi bancari hanno migliorato il giudizio rispetto a qualche mese fa. A volte, come nel caso di Banca di credito popolare, il punteggio di dicembre era già vicino alla «linea di confine», e quindi è bastato un piccolo ritocco per ottenere una stella in più. In altri casi, è servito un intervento più massiccio, come un aumento di capitale.

L’altra faccia della medaglia sono le 21 bocciature e i casi in cui Altroconsumo ha sospeso il giudizio. Tra le banche declassate, anche due che a dicembre avevano 5 stelle. Spicca Banca Popolare di Vicenza spa che precipita da 3 a 1 stella, allineandosi al giudizio dato al gruppo.

Rispetto a dicembre, sono 5 le banche scese a una sola stella. Di conseguenza il gruppo delle «sorvegliate speciali» resta consistente: da 29 a 28 rispetto a dicembre.


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