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22 gennaio 2018

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Le chiacchiere: ricetta, origini e segreti dei dolci simbolo del Carnevale


Le chiacchiere sono dolci fritti tipici del periodo di Carnevale, sottili e friabili sfoglie a base di farina e uova, profumate con vari aromi e ricoperte con zucchero a velo.

Questi dolci uniscono tutta l’Italia: in Piemonte si chiamano bugie, nel Veneto galani, in Toscana cenci, in Emilia Romagna sfrappole, in Abruzzo cioffe, nelle Marche arancine, perché contengono scorza d’arancia, in Campania chiacchiere, in Puglia bugie, in Calabria chiacchiere ma anche crustuli. Per finire le isole: in Sicilia semplicemente chiacchiere mentre in Sardegna sono chiamate is meraviglias.

Ma perché le chiacchiere si chiamano così? Forse perché con pochi ingredienti si riesce a farne molte, come appunto le parole delle comuni conversazioni e relazioni sociali, mentre gli altri nomi (cenci, sfrappole, crustuli) sono dovuti alla loro forma, in ogni caso i nomi richiamano l’abbondanza e l’allegria.

Sicuramente le chiacchiere però fanno parte della tradizione gastronomica italiana più antica, in quanto risalgono senz’altro ai frictilia dell’antica Roma, fritture comunitarie con le quali si festeggiavano i Saturnali.

Tradizione poi trasferita, con l’avvento del Cristianesimo, al periodo di Carnevale, il tempo del Caos e della destabilizzazione che termina con la Quaresima, quaranta giorni per andare verso la Rinascita e la Pasqua.

Per quanto riguarda la preparazione, vi diamo qui una ricetta base ma ricordatevi che ce ne sono a centinaia con alcune differenze a seconda del luogo di produzione: liquori o grappa al posto del vino, scorza d’arancia invece che limone, strutto oppure olio al posto del burro o addirittura prevedono il ripieno di marmellate o crema.
Perciò anche voi, nell’esecuzione di questa ricetta, sbizzaritevi come meglio credete.

INGREDIENTI
300 grammi di farina
2 uova
50 grammi di zucchero
3 cucchiai di vino bianco
una noce di burro
buccia di limone grattugiata
un pizzico di sale
olio per friggere
zucchero a velo

PREPARAZIONE
Disponete la farina a fontana, mettete al centro le uova e gli altri ingredienti, mescolate un poco con una forchetta e poi impastate fino ad ottenere un panetto morbido ma sodo e liscio.

Fatelo riposare una mezzoretta, dividetelo in quattro parti e stendete ognuna col matterello a sfoglia sottilissima.

Tagliate ogni sfoglia a strisce con l’apposita rotella dentata, se vi piacciono lunghe potete annodarle oppure se le fate più corte e larghe (circa 8 centimetri) ricordatevi di fare due taglietti al centro.

Friggete poche strisce alla volta in abbondante olio bollente, quando saranno dorate toglietele delicatamente dalla padella, fatele sgocciolare su carta assorbente e spolverate con zucchero a velo: le vostre chiacchiere sono pronte!

Due segreti per farle veramente friabili e con tante bolle: l’impasto va spianato più volte e con energia e la sfoglia va tirata sottilissima (anche con la macchinetta della pasta se volete) e l’olio della frittura dev’essere molto caldo ma non bollente.
Annamaria Persico


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