La Madonna della grotta di Bombile ad Ardore (RC)
3 gennaio 2022
La Madonna della grotta di Bombile ad Ardore (RC)

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Le sculture dei Gagini, Rinascimento in Calabria e Sicilia: un progetto per la valorizzazione. Da Amantea a Lamezia, Soverato fino all’Area grecanica le opere da ammirare


“La presenza nella Sicilia orientale dei Gagini di Bissone e l’Umanesimo della Rinascita tra XV e XVI secolo” è il titolo del convegno che durante la primavera 2022 concluderà i lavori del progetto “Sicilia terra di approdi”, dedicato alla valorizzazione del genio artistico dei Gagini, attraverso un itinerario che coinvolge la Sicilia e la Calabria. Il progetto, promosso dalla Soprintendenza di Catania, diretta da Donatella Aprile e realizzato in collaborazione con la Città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, è stato finanziato dall’assessorato regionale siciliano. Attraverso la produzione scultorea dei Gagini, il progetto tende a ricostruire un ideale percorso che, dal Canton Ticino, luogo di nascita di Domenico Gagini giunge – attraverso la Toscana e poi la Corte di Alfonso d’Aragona a Napoli – in Sicilia e Calabria dove i pregiati artisti ebbero numerose committenze.

NDR: In tutta la Calabria, in un itinerario ideale da nord a sud o viceversa, è possibile ammirare opere dei Gagini, sia di Domenico che del figlio Antonello. Forniamo un elenco, probabilmente incompleto in quanto altre opere di chiara scuola ganginiana non sono ancora attribuite ufficialmente:

Madonna degli Angioli, statua marmorea, custodita nella Chiesa di Santa Maria Maddalena di Morano Calabro, Cosenza. Madonna col Bambino della chiesa di S. Bernardino d’Amantea (CS), commissionata dal nobile Nicola d’Arco; Madonna col bambino, statua marmorea, custodita nella Chiesa dell’Annunziata di Mesoraca, Crotone. Madonna delle Grazie, statua marmorea, custodita nel Santuario del SS. Ecce Homo di Mesoraca, Crotone. Madonna con il Bambino, statua marmorea, custodita nella Chiesa dell’Osservanza di Catanzaro. Madonna delle Grazie, attribuita a Domenico Gangini, oggi custodita presso il Museo Diocesano di Lamezia Terme. La Pietà, Complesso marmoreo della Pietà, sita nella Chiesa Matrice Maria Santissima Addolorata in Soverato Superiore, Catanzaro. Trittico, gruppo marmoreo, statue raffiguranti la Madonna delle Grazie, San Giovanni Evangelista e Santa Maria Maddalena, opere destinate alla Chiesa di Santa Maria del Gesù o Chiesa di Santa Maria la Nova, oggi assemblate e custodite in unico monumento nella Cappella del Purgatorio del Duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca di Monteleone di Calabria o Vibo Valentia. Madonna con bambino e San Luca Evangelista, statue marmoree, opere destinate alla Chiesa di Santa Maria del Gesù o Chiesa di Santa Maria la Nova, oggi custodite nella Cappella di San Basilio del Duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca di Monteleone di Calabria o Vibo Valentia. Madonna delle Grazie, statua marmorea, conservata nella Cattedrale di Santa Maria Assunta di Nicotera,Reggio Calabria. Gruppo dell’Annunciazione, statua marmorea, custodita nella Chiesa di San Teodoro di Bagaladi, Reggio Calabria. Madonna della Neve. statua marmorea, custodita nella Chiesa Matrice di Bovalino Superiore, Reggio Calabria. Madonna degli Angeli, statua marmorea, con bassorilievi sul piedistallo raffiguranti, l’Ecce Homo, laMaddalena, l’Annunciazione e la Dormitio Virginis, opera custodita presso il quinto altare di sinistra nell’antico Cenobio Basiliano di San Nicodemo, poi Convento dei Minori Osservanti oggi Chiesa di San Marco di Seminara (RC). Madonna del Pilerio, statua marmorea, conservata nella Chiesa di Santa Maria della Grazie di Sinopoli Superiore, Reggio Calabria. Madonna di Alica, statua marmorea, opera custodita nell’Abbazia Basiliana sotto il titolo di Santa Maria della Lica o di Alìca di Pietrapennata a Palizzi (RC).

Obiettivo dell’iniziativa – che tra gennaio e marzo coinvolgerà diocesi e parrocchie, ma anche numerosi Comuni, facoltà universitarie, accademie, scuole e associazioni culturali – è quello di promuovere le ricerche storiche e documentarie per favorire nuovi interventi di restauro e valorizzazione delle opere per realizzare un museo diffuso attraverso i luoghi in cui si trovano le opere realizzate dai Gagini.

“Il progetto di gemellaggio Sicilia-Calabria nel nome dei Gagini, che si affianca ad altre iniziative – sottolinea l’assessore regionale Alberto Samonà – si pone l’obiettivo di definire rapporti di collaborazione stabili tra due regioni che hanno molti elementi culturali comuni, nel tentativo di costruire percorsi ideali in una logica di valorizzazione delle macro aree”.
Gli eventi e le attività programmate attraverso il progetto “Sicilia terra di approdi” vogliono condividere conoscenze e metodologie di restauro, mettendo a confronto gli interventi di recupero e valorizzazione effettuati su alcune importanti opere quali l’Annunciazione di Bronte (Catania) e quella di Bagaladi, il cui restauro è stato promosso dall’Ente parco nazionale dell’Aspromonte.
Il progetto si avvale della consulenza del professor Pasquale Faenza, conservatore dei Beni culturali e storico dell’arte, e sarà arricchito da contributi video, brochure e pannelli tematici. (ANSA).


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