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15 febbraio 2016

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Letteratura e cinema a Modena Buk 2016, il festival dell’editoria indipendente in programma sabato 20 e domenica 21


E’ conto alla rovescia per la nona edizione di Modena Buk Festival, in programma sabato 20 e domenica 21 febbraio al Foro Boario. Diretto da Francesco Zarzana, organizzato da ProgettArte per la direzione organizzativa di Rosita Pisacane, il Festival che è nato con l’intenzione di dare spazio e voce alle centinaia di piccoli editori italiani, è realizzato con il patrocinio del Comune di Modena e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con la partnership inoltre di BPER Banca per la produzione del docufillm Tra le onde, nel cielo.

Anche quest’anno spetta a Buk il compito di inaugurare l’intensa primavera dei festival letterari italiani: la nona edizione offrirà le novità e i cavalli di battaglia di oltre 100 case editrici italiane, con 60 incontri in programma, integrati da reading, eventi e atélier letterari. Al festival spicca innanzitutto il focus sulla letteratura svizzera francofona: per la prima volta in italia due grandi autrici internazionali, Mélanie Chappuis e Marie-Christine Horn.

Spiega il direttore artistico Francesco Zarzana: «Siamo spesso abituati a pensare alla letteratura straniera come qualcosa di lontano da noi. E invece, basta solo guardarsi intorno, per scoprire la notevole qualità di una letteratura, quella proveniente dalla Svizzera, che ti sorprende e invita alla conoscenza più approfondita».

Modena Buk 2016 apre un percorso «al femminile» legato all’attualità del nostro tempo: Federica Angeli, giornalista del quotidiano la Repubblica, dal 2013 sotto scorta per il suo impegno contro le mafie, sarà in prima a Buk con Io non taccio (Centoautori), la pubblicazione insignita del Premio Borsellino 2016. Angeli è autrice dei volumi Cocaparty. Storia di ragazzi tra sballi sesso e cocaina e Rose al veleno.

Sono centinaia i giornalisti e i blogger che, ogni anno, subiscono minacce e intimidazioni in Italia, a causa di inchieste coraggiose, che senza censure raccontano di verità scomode, spesso inconfessabili. Nel libro si mettono a fuoco otto storie, raccontate in prima persona da chi è stato vittima del prepotente di turno, per tratteggiare i confini di un Paese, che da Nord a Sud, resta ancora lontano da potersi definire realmente immune da certe forme di sopraffazione, repressione e vessazione.

A Buk 2016 anche il libro della blogger Angela Pavese: Like, ci sono blogger su Mercurio, un vortice di riflessioni, esperienze, domande e risposte d’autore intorno alla rete e all’essere o avere (più like possibile) nel nostro tempo. L’attualità è caratteristica portante di Modena Buk Festival 2016: in prima assoluta Buk con molto orgoglio annuncia anche la presentazione in anteprima di Maria extra vergine, il libro di Massimo D’Alonzo scritto col puntatore oculare: Massimo, ammalato di Sla dal 2000, ha consegnato a tutti i lettori la sua impresa letteraria (edizioni Campi di Carta) grazie alla tecnologia, inquadrando lettera per lettera. Una prima volta preziosa per dare voce, e penna, a chi non può più parlare e scrivere. A presentare il suo libro di storie preistoriche e fiabe senza tempo, gli editori e la campagna di Massimo, Doriana.

Un percorso di indagine collega a Buk 2016 i fili e le suggestioni sospese fra cinema e letteratura. Sul piano letterario innanzitutto la prima del volume Quo chi? Di cosa ridiamo quando ridiamo di Checco Zalone, preziosa riflessione critica e d’autore intorno al «fenomeno» Checco Zalone e al suo incontenibile successo nelle sale cinematografiche italiane. Il critico e docente Gianni Canova ha siglato per Sagoma editore questo libro intervista scritto «a caldo», pochi giorni dopo la recentissima uscita dell’ultimo successo di Zalone, Quo vado. Lo presenterà in prima assoluta a Buk domenica 21 febbraio, alle 17.30 nell’ambito di un incontro condotto dall’attore Andrea Santonastaso, figlio d’arte e cabarettista familiare al pubblico di Zelig, così come voce nota agli ascoltatori di Radio2 Rai.

Da Zalone a Gene Wilder: un salto che potrebbe sembrare azzardato, ma a Modena Buk Festival gli stimoli, le curiosità, le indagini letterarie si materializzano senza confini di genere per il piacere del pubblico. Così, sempre domenica 21, a pochi giorni da San Valentino, si presenterà a Modena il libro che raccoglie i racconti del popolarissimo attore Gene Wilder: Che cos’è questa cosa chiamata amore (sempre a cura di Sagoma) ci immergerà in un’agrodolce cascata di riflessioni amorose, un irresistibile cocktail di humour e tenerezza.

Dalle pagine al cinema: evento centrale dell’edizione 2016 sarà senz’altro la prima nazionale del docufilm Tra le onde, nel cielo, scritto e diretto da Francesco Zarzana che cinque anni fa aveva raccolto nel libro L’ultima bracciata un emozionante amarcord sulla «Superga» del nuoto italiano. Il 28 gennaio 1966 un aereo della Lufthansa partito da Francoforte – il Convair Metropolitan – precipitava in fase di atterraggio all’aeroporto di Brema. Nessun superstite. Tra le 46 vittime anche i sette giovani componenti della Nazionale di Nuoto italiana diretta al meeting di Brema.

I giovani atleti Daniela Samuele, Bruno Bianchi, Carmen Longo, Amedeo Chimisso, Sergio De Gregorio, Luciana Massenzi, Bruno Bianchi, Chiaffredo Dino Rora, con l’allenatore Paolo Costolie, il telecronista RAI Nico Sapio, vengono così raccontati e ricordati per la prima volta in una pellicola che rievoca la tragedia e quelle giovani vite improvvisamente spezzate. Il film sarà presentato in anteprima a Modena Buk Festival 2016, produttore della pellicola insieme con l’associazione ProgettArte e con la partnership della BPER Banca. Appuntamento sabato 20 febbraio alle 21 presso La Tenda di viale Monte Kosica (ingresso libero) alla presenza dell’intero cast: saranno a Buk fra gli altri anche gli interpreti Marco Morandi, Laura Efrikian e Claudia Campagnola con la cantante ravennate Eleonora Mazzotti, voce della canzone «Among the waves, in the sky» che accompagna le immagini del film. La colonna sonora è firmata dalla pianista e compositrice francese Valérie Marie.

Sono ancora numerose, a Modena Buk Festival, le novità editoriali della piccola e media editoria nazionale. Fra le presentazioni spicca ancora Il Corriere dei Piccoli va alla guerra, a cura di Kellerman: il volume di Camilla Peruch e Sonia Santin ci riporta a cent’anni fa, quando l’Italia entrava nella Grande guerra e la propaganda adottava tecniche e linguaggi presi dalla pubblicità, abbandonando la retorica e puntando su slogan, immagini e colore. Ma come veicolare ai bambini l’idea che si stava combattendo una guerra valorosa e giusta? I fumetti del Corriere dei Piccoli arruolarono così Schizzo, Toffoletto, Italino, Luca Takkoe Teresina, Didìe Abetino: un esercito di eroi-bambini, per rappresentare il conflitto come una favola in cui protagonisti e destinatari altro non sono che dei piccoli soldati. Nasceva così un progetto educativo su larga scala, che individuava nel bambino un eccezionale amplificatore dei valori patriottici e nel fumetto un veicolo chiaro ed efficace di propaganda.

E con l’edizione 2016 del festival parte anche Modena Bukids, ovvero un intero percorso dedicato ai più piccoli con e 48 ore di incontri, favole e laboratori per gli under 10, a cura di Verba Volant e di Memo Multicentro Educativo Modena Sergio Neri.


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