Il quartierte di San Teodoro e il castello normanno-svevo fotografati da via Garibaldi
7 settembre 2017
Il quartierte di San Teodoro e il castello normanno-svevo fotografati da via Garibaldi

News Lamezia e lametino

L’ex vicesindaco di Lamezia Milena Liotta sul Psc: «Atto dal profilo tragicomico, ricomincia tutto daccapo»


L’ultimo atto dell’amministrazione Mascaro, la delibera della Giunta Comunale n. 264 del 29 agosto 2017, riguardante il Piano Strutturale ha un profilo tragicomico.

Tutti abbiamo pensato che si trattasse di un atto propedeutico all’approvazione del Piano da parte del Consiglio comunale. In realtà è una delibera con cui la Giunta propone nelle sue pieghe la riadozione dello strumento urbanistico. Cosa che, legge regionale alla mano, significa ricominciare da capo la procedura, in barba alle promesse dello stesso sindaco con tanto di garanzie sulla tempistica.

L’oggetto della deliberazione, che indica la sequenza dei vari passaggi amministrativi, è inequivocabilmente chiaro: Piano strutturale comunale e Regolamento edilizio urbanistico adottato con delibera di Consiglio Comunale n. 79 del 19 febbraio 2015. Controdeduzioni alle osservazioni. Istruttoria tecnica. Accoglimento e rigetto motivato delle osservazioni. Nuova adozione del Psc e del Reu. Proposta al Consiglio Comunale.

Se tutto ciò è vero, com’è vero, visto che la delibera n. 264/2017 è stata pubblicata all’Albo Pretorio, significa che il Piano dovrà seguire nuovamente tutta la trafila, ovvero: ripubblicazione, osservazioni, controdeduzioni e, dopo tutti i necessari pareri, significa riproporlo in Consiglio.

Tempi biblici che si traducono, nell’immediato, nell’allungamento senza fine delle misure di salvaguardia con grave danno per l’economia cittadina e per i liberi professionisti per effetto della doppia verifica di conformità cui devono essere sottoposti i progetti.

La deliberazione 264/2017 ha dunque la valenza di un semplice atto preparatorio della prossima campagna elettorale nazionale ma che, nello stesso tempo, produce l’effetto boomerang derivato dalla disillusione delle aspettative dei cittadini che, quanto prima si accorgeranno sulla propria pelle dalle balle promesse dal sindaco.

Tra l’altro la balla più grossa, considerato -che si tratta di una proposta di riadozione del Piano, riguarda il falso obiettivo dell’approvazione entro il 31 dicembre 2017.

Non mancano ovviamente altri aspetti che fanno pensare a un contrasto tra il progettista del Piano e la dirigenza: nella stessa deliberazione, infatti, la proposta contiene precisazioni (il gruppo di progettazione ha provveduto ad analizzare attentamente i due pareri di conformità di Regione e Provincia) e documenti separati (la proposta di controdeduzione con le relative modifiche del Reu e le ulteriori modifiche apportate dalla dirigenza).

Intervengo per responsabilità politica e perché ritengo che in questo momento l’unico strumento di programmazione serio e utile per rilanciare le sorti della nostra città sia il Psc e non possiamo certo permetterci un ennesimo errore e/o pasticcio.
Milena Liotta
ex vicesindaco di Lamezia Terme


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