RosarioPiccioni
16 novembre 2017

News Lamezia e lametino

Logo 50 anni di Lamezia. Rosario Piccioni: «Rendere trasparenti procedure seguite per la scelta al fine di evitare polemiche»


Nei giorni scorsi è stato comunicato dalla commissione l’esito del bando per la realizzazione del logo ufficiale per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della fondazione della nostra città.

Ci tengo a premettere che tutta la città deve essere grata per il lavoro encomiabile che stanno svolgendo tutti i membri del Comitato per i festeggiamenti, a cominciare dal presidente Basilio Perugini che, come ho avuto modo di ricordare poco tempo fa, stanno mettendo in questo progetto risorse, tempo ed energie, sopperendo in questo modo alle grandi mancanze e al disinteresse dell’amministrazione comunale.

Così come è da apprezzare il lavoro svolto dalla Commissione che ha seguito da vicino l’iter del concorso, i cui membri sono eccellenti professionisti del settore della nostra città, e il progetto risultato vincitore.

Al contempo non possiamo non tenere conto del fatto che in città e soprattutto sui social diversi cittadini stanno facendo notare che il logo risultato vincitore, pur essendo sicuramente un lavoro di qualità e professionale, presenti delle evidenti criticità.

Proprio perché si è scelto, a mio avviso giustamente, la strada del concorso per dare la possibilità a tutti i creativi lametini di cimentarsi in un’occasione storica per la nostra città, è bene fare immediatamente chiarezza e dare risposte ai cittadini e ai tanti che hanno partecipato con entusiasmo alla selezione.

Uno dei requisiti imprescindibili previsti dal bando all’articolo 2, prima ancora dei dettagli tecnici, prevede che il logo debba essere «rappresentativo delle peculiarità originarie dei tre ex Comuni e di tutti gli elementi che compongono il contesto attuale della Città».

Come anche diversi cittadini hanno fatto notare, non ci sembra che vi siano rappresentati elementi che rimandino alla storia dei tre ex Comuni, se non il Bastione dei Cavalieri di Malta già presente nello stemma ufficiale del Comune.

A questo si aggiunge un altro decisivo elemento che in questi giorni è stato messo in evidenza, non solo da esperti o partecipanti al bando, ma anche da comuni cittadini attraverso i social: il logo risultato vincitore violerebbe il criterio dell’originalità del logo prevista del bando e sembrerebbe riprodurre altre creazioni già utilizzate in altri contesti.

Ci appelliamo al presidente del Comitato Perugini e alla commissione tecnica perché, per spegnere sul nascere le polemiche, siano resi trasparenti e pubblici i criteri e le procedure adottate per la scelta del logo. E vengano resi pubblici gli altri elaborati presentati con la relativa graduatoria.

Proprio perché si tratta di una selezione pubblica, con criteri ben precisi di partecipazione, c’è la possibilità che gli esclusi facciano ricorso se, come sembre, il progetto vincitore non avesse soddisfatto i requisiti previsti dal bando.

Polemiche, ricorsi e critiche che bisogna assolutamente evitare visto che stiamo parlando di un momento delicato per la città, che già alla vigilia del suo cinquantennale sconta il clima grigio di incertezza e sfiducia che stiamo vivendo in questi giorni in attesa delle decisioni del governo.

Sono certo che con un atto di trasparenza il Comitato per i festeggiamenti darà risposte a tutti cittadini e soprattutto ai tanti giovani partecipanti al concorso.
Rosario Piccioni
Capogruppo «Lamezia Insieme»


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