Antonio Scalzo (primo da sinistra)
1 dicembre 2018
Antonio Scalzo (primo da sinistra)

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L’Ospedale di Lamezia dev’essere inserito nell’azienda Mater Domini-Pugliese: la mission di Scalzo e dei comitati civici


L’ospedale di Lamezia deve far parte della costituenda azienda sanitaria Mater Domini-Pugliese Ciaccio: questo l’obiettivo del consigliere regionale Pd Scalzo e degli esponenti dei comitati civici Salviamo la sanità lametina, Malati Cronici, Lamezia 4 gennaio 2018 e Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, esplicitato nell’incontro pubblico che si è tenuto ieri 30 novembre nella città della Piana.

Lungo l’elenco snocciolato nei vari interventi dei guai della sanità lametina: smantellamento progressivo e vampirizzazione di servizi e professionalità tra malapolitica e malasanità e le innumerevoli sofferenze inutili dei cittadini ai quali è negato il diritto alla salute.

I rappresentanti dei comitati, Riccardo Viola, Nicolino Panedigrano, Felice Lentidoro e Giosi Gigliotti, hanno raccontato perchè, per fermare lo smantellamento dell’ospedale lametino, hanno ritenuto giusto chiederne l’integrazione nella nuova azienda Mater Domini-Pugliese e come, in vari incontri e approcci, l’unico che infine ha abbracciato questa causa è stato il consigliere regionale Antonio Scalzo.

Scalzo, che è anche medico, ha dichiarato che non voterà la legge sulla nuova azienda sanitaria se non vi sarà inserita anche Lamezia. Secondo il consigliere regionale Pd «Non è per campanilismo, ma ritengo che sia normale accorpare a quelle catanzaresi anche la struttura ospedaliera lametina, che è situata in zona strategica e a pochi chilometri dagli altri, esattamente come si è fatto e si fa in altre regioni. Farlo vorrebbe dire creare un grande polo sanitario al centro della regione e soprattutto iniziare a dare una programmazione seria a tutto il comparto. Un fatto che costituirebbe non solo un servizio a favore della comunità lametina ma di tutta la Calabria».

Scalzo, che ha ribadito più volte che il commissariamento della Sanità calabrese in questi anni è stato un fallimento completo e che l’emigrazione sanitaria costa molto di più che costruire nuovi ospedali, ha parlato quindi dell’iter istituzionale della nuova azienda sanitaria che è iniziato da tempo. Ha consigliato quindi alle associazioni presenti di chiedere di essere auditi dalla Commissione preposta per rafforzare la richiesta di integrazione del Giovanni Paolo II, così come potrebbero farlo i commissari prefettizi in rappresentanza del Comune di Lamezia, e di presentare eventualmente qualche emendamento alla legge. La proposta è stata accolta.


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