oliverio-migranti-lamezia
17 luglio 2018

News

Lucano e Oliverio al convegno Fiom-Cgil «Il cammino della speranza. Migranti: accoglienza, dignità, lavoro»


Si è svolto ieri a Lamezia, presso la sala consiliare del Comune, il convegno promosso dalla Fiom-Cgil Il Cammino della speranza. Migranti: accoglienza, dignità, lavoro. Una manifestazione molto partecipata, che ha messo a confronto diverse esperienze di accoglienza e integrazione dei migranti e ha discusso della situazione dei flussi nel Mediterraneo e in Europa, anche alla luce del montante clima di avversione che si sta creando nel nostro Paese e in Europa rispetto al fenomeno migratorio.

Ai lavori, a cui hanno partecipato anche rappresentanti delle Ong che operano nel Mediterraneo, del mondo dell’associazionismo e del sindacato, è intervenuto anche il sindaco di Riace Mimmo Lucano che ha raccontato l’esperienza di accoglienza del suo piccolo comune e le difficoltà incontrate in questi anni. «Riace», ha detto, tra l’altro «è un simbolo di speranza per la Calabria e per il mondo. Se in un piccolissimo comune della Calabria è stato ed è possibile vivere un’esperienza di umanità e accoglienza, allora è possibile ripeterla in qualsiasi altra parte del mondo e dell’Europa».

Dopo aver denunciato che «qualche anno c’è un tentativo di demolire la nostra esperienza e ciò che essa rappresenta» e che nel mondo «la cultura dell’odio e della morte si sta macchiando di crimini atroci contro l’umanità, mortificando la dignità delle persone più deboli», il sindaco di Riace ha invocato con grande commozione e forza «giustizia per Soumaila Sacko e Becki Moses» a cui l’intera assemblea ha tributato, alzandosi in piedi, un lunghissimo, interminabile applauso.

Gli ha fatto subito eco il presidente della Regione, Mario Oliverio, che ha definito «illusoria e disumana la risposta che alcune forze della destra stanno tentando di agitare di fronte ad un fenomeno epocale che è praticamente impossibile bloccare o arginare».

«Alimentare la paura per racimolare consensi, non serve. L’Europa deve interrogarsi sulle cause del fenomeno e agire su di esse. E il campo delle forze progressiste, che non sono animate da spirito xenofobo e guardano con una impostazione umanitaria ed inclusiva a questo fenomeno, tesa ad affermare i diritti delle persone, deve avere la capacità di mettere in campo una proposta concreta e unitaria».

«Dal ministro Salvini che nei giorni scorsi è venuto in Calabria», ha aggiunto Oliverio, «mi aspetto che la vergogna della tendopoli di San Ferdinando venga definitivamente cancellata non con la deportazione, ma con politiche adeguate che consentano di dare una risposta umanitaria attraverso provvedimenti e politiche di integrazione. Noi, pur non avendo competenze in materia, abbiamo dato un piccolo segnale, mettendo a disposizione qualche centinaio di migliaia di euro per un primo intervento. Ora mi aspetto che si vada oltre. Gli uomini e le donne che sono ospitati a San Ferdinando non sono clandestini e devono essere trattati come persone. Il rispetto della dignità delle persone viene prima di ogni cosa».


Leggi anche...



News
Natale, Osservatorio Sigep: in Europa acquisti in...

Classico o al cioccolato, farcito e buono per tutte le occasioni, anche nel prossimo Natale...


News
Farmaci: psichiatra Fiorillo, ‘orali o...

"Per i disturbi mentali i farmaci orali o somministrati per via intramuscolare sono sempre...


News
Leucemia, ematologo Isidori: “Terapie orali...

La leucemia mieloide acuta è "una patologia estremamente aggressiva e con una prognosi...


News
Milano, apre le porte il nuovo incubatore di...

F&B Innovation Hub è il nuovo acceleratore di imprese per il mondo Food & Beverage...