Luna Rossa in finale, Pelaschier: "Con Ineos sarà show"
30 gennaio 2021

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Luna Rossa in finale, Pelaschier: “Con Ineos sarà show”


(Adnkronos)

“Mi è piaciuto il progresso fatto da Luna Rossa sia dal punto di vista tecnico, con performance più adeguate, che dal punto di vista velistico dell’equipaggio più unito”. Lo ha detto Mauro Pelaschier storico timoniere di Azzurra, all’Adnkronos dopo la conquista di un posto in finale di Prada Cup da parte di Luna Rossa grazie al 4-0 inferto ad American Magic.


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“Gli statunitensi non sono stati assistiti dalla tecnologia con il rovesciamento. Dopo la ricostruzione della barca hanno avuto due giorni per preparare la regata e non tutto era a posto. Si è visto contro Luna Rossa che ha comunque meritato di vincere anche per le partenze favolose che ha fatto, cosa che fa ben sperare per il futuro”, ha aggiunto Pelaschier.

“Ineos? Ricordo che le sfide con loro sono sempre state molto vicine. Luna Rossa è migliorata tantissimo, ha regatato, mentre gli inglesi provavano ma quello che impari in regata è molto più dell’allenamento. Quindi Luna Rossa è assolutamente competitiva. Saranno delle regate più ravvicinate rispetto alla semifinale e ci sarà più spettacolo e divertimento per il pubblico ma sarà anche una sfida molto aperta”, ha sottolineato il timoniere di Azzurra.

La finale, ha ricordato, “è una sfida lunga, al meglio delle 13 regate. E’ il format che i Challenger stabiliscono per prepararsi di più del Defender. Ogni regata è scuola ed esperienza. Più regate si fanno e più si migliorano le prestazioni e la capacità di governare il volo e il mezzo tecnico. Speriamo che Luna Rossa vinca 13-12 così da navigare tantissimo e imparare tantissimo. Questo ovviamente comporta anche un dispendio di energie molto elevate dal punto di vista delle attrezzature, delle vele in particolare”.

“Ogni giorno in più che navighi consumi un po’ la barca, ma un team di Coppa America è preparato per andare in finale, quindi ci sono i mezzi per farlo -ha aggiunto Pelaschier-. L’esperienza che faranno questi due team porterà chi vincerà ad essere competitivo contro Team New Zealand, che al momento è superiore dal punto di vista tecnico ma ora è ‘fermo’. Da una parte ha molto più tempo per studiare ma dall’altra non lo possono mettere in pratica in regata. Il Challenger avrà un miglioramento dal punto di vista della regata e il Defender farà buon tesoro per aumentare la potenzialità della barca”.

“Questa formula mi piace, è qualcosa di spettacolare e veloce. Ci sono dei punti che vanno rivisti perché è la prima generazione di questa formula e ci sono dei difetti di fondo e progettuali che vanno rivisti in modo tale da rendere più sicure queste barche, soprattutto per evitare che si possano rovesciare, e renderle più manovrabili, una via di mezzo tra la conduzione manuale e quella elettronica. Del resto la F1 tocca terra, mentre queste barche volano sull’acqua, che non è ferma, e il vento, soprattutto in un campo difficile come quello neozelandese, con le raffiche può mettere in difficoltà l’equipaggio”, ha concluso il timoniere.


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