Uno scorcio del centro storico di Conflenti
1 gennaio 2017
Uno scorcio del centro storico di Conflenti

News Lamezia e lametino

L’Università Iuav di Venezia investe in Calabria sulla rinascita del borgo antico di Conflenti superiore


Prosegue a ritmo serrato il lavoro avviato a Conflenti nell’ambito del «Progetto Laboratorio di idee» promosso dal Comune e che ha preso il via con l’importante e partecipato convegno svoltosi lo scorso 30 ottobre sul tema «Programmazione, finanziamento e sviluppo territoriale».

In quella data è stato anche costituito un Comitato scientifico con compiti di coordinamento e valutazione, composto, oltre che dai docenti dello Iuav di Venezia, Pierluigi Grandinetti e Francesco Cacciatore, dai professori Franco Roperto dell’Università Federico II di Napoli e Franco Rubino dell’Università di Cosenza, nonché dal giornalista Antonio Cannone.

Un progetto apprezzato e altamente qualificato tanto da destare interesse di Enti e mondo accademico, grazie all’intuizione del sindaco, Serafino Pietro Paola che ha saputo cogliere le potenzialità del territorio operando al fine di creare un «incubatore» di idee. Un «progetto di sistema» integrato fra diverse componenti culturali, economiche e sociali per costruire un nuovo modello di «sviluppo ragionato».

Il primo concreto passo è il Protocollo d’intesa tra il Comune e l’Università Iuav di Venezia, già approvato dal Consiglio comunale conflentese all’unanimità il 19 dicembre 2016, in corso di approvazione con decreto rettorale da parte dello Iuav e che verrà firmato dal sindaco di Conflenti, Serafino Pietro Paola e dal rettore dello Iuav, Alberto Ferlenga, nella prima metà di gennaio.

Il Protocollo prevede l’attivazione di un percorso di ricerca, che assume il borgo antico di Conflenti superiore come tema prioritario di indagine. Un accordo di enorme significato sociale e culturale. Mai prima d’ora, infatti, un’Università così importante del Nord aveva puntato lo sguardo sul profondo Sud, percependo le potenzialità di un territorio ricco di storia e di risorse.

E proprio il 30 dicembre scorso, il professore Pierluigi Grandinetti, docente del Dipartimento di Architettura, costruzione e conservazione dell’Università veneziana, nella riunione del Comitato scientifico ha presentato una bozza di programma di ricerca su questo tema, con l’obiettivo di attivare una strategia correlata alla conoscenza, alla conservazione e alla valorizzazione del borgo.

«Si tratta infatti di uno straordinario esempio di insediamento rurale, di testimonianza storica di cultura materiale, di grande opera collettiva di architettura, emergente nel paesaggio. Partendo da questo caso significativo», ha osservato Grandinetti «sarà possibile configurare un metodo di lavoro innovativo, utilizzabile anche in casi analoghi, presenti in Italia ma anche in altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, nell’ambito delle tematiche di ricerca del ClusterLab di ateneo Paesaggi culturali».

Il programma di ricerca ha l’obiettivo di attivare – insieme con l’Amministrazione comunale di Conflenti – una strategia di cooperazione per lo sviluppo locale, al fine di contribuire alla rinascita del borgo antico di Conflenti superiore. Il programma è articolato in quattro fasi, di cui quella preliminare, è in corso di completamento grazie alla presenza a Conflenti in questi giorni del professore Grandinetti e del borsista di ricerca Iuav Alberto Dal Bò.

Essa tra l’altro riguarda la raccolta e interpretazione della documentazione cartografica e normativa disponibile in Comune sul borgo, che è stata ultimata con il contributo prezioso del personale amministrativo, in particolare del responsabile dell’Area tecnica geometra Nicola Stranges.

E’ stata avviata inoltre un’indagine sugli «Antichi mestieri», con la collaborazione di Giuseppe Porchia e di Alessio Bressi, dell’associazione «Felici & Conflenti». La seconda fase riguarderà la conoscenza della struttura architettonica e insediativa del borgo antico, di cui è previsto il rilievo fotogrammetrico a cura del Laboratorio di fotogrammetria Iuav, anche attraverso l’utilizzo di laser scanner e il rilievo con droni.

La terza fase prevede la definizione di una strategia per la conservazione, il riuso e la valorizzazione del borgo, mentre la quarta fase è quella la sua attuazione. Il percorso di ricerca vedrà il coinvolgimento dei cittadini, degli operatori, delle associazioni locali e delle istituzioni interessate, per una loro partecipazione attiva al programma di rinascita del borgo.

L’attuazione della strategia prevede tra l’altro l’attivazione di progetti-cantiere pilota, con finalità didattiche, attraverso il recupero dei modi tradizionali di intervento e l’utilizzazione di maestranze locali. L’interesse nazionale ed internazionale di questo progetto è stato riconosciuto dal Dipartimento di Architettura costruzione conservazione dell’Università Iuav di Venezia, con l’approvazione su questo specifico tema di un assegno di ricerca annuale, grazie al quale nei prossimi mesi, attraverso valutazione comparativa, verrà selezionato un ricercatore che contribuirà all’attuazione del Programma di ricerca.

«Come individuato già in fase di elaborazione», ha evidenziato infine il sindaco Paola «il “Progetto Laboratorio di idee” nasce da un’analisi della realtà calabrese e in particolare del territorio di Conflenti, incentrata sulla necessità di intercettare i bisogni e le problematiche del territorio e soprattutto di trovare risposte adeguate, valorizzando competenze e risorse locali».


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