Il doppio mandato? “Questa settimana chiuderemo la partita, che è importante per il M5S ma forse genera poco interesse fuori. Non è un diktat, ma lo spirito della regola sarà in ogni caso salvaguardato”, dice al ‘Corriere della Sera’ il leader del M5S, Giuseppe Conte. E a chi gli chiede del futuro di big come Fico, Taverna e Bonafede, l’ex premier risponde: “Siamo una comunità che pone al suo fondamento la dignità della persona. Nessuno di coloro che sono rimasti ha gettato la spugna. In ogni caso non manderemo in soffitta chi per dieci anni ha preso insulti per difendere i nostri ideali e per contribuire in Parlamento a realizzare le nostre battaglie. Una cosa è certa, la loro esperienza sarà in ogni caso preziosa”.
Alle elezioni politiche 2022, in programma il 25 settembre, il M5S non farà parte dell’alleanza col Pd. “Auguro al Pd e a tutti i suoi numerosi compagni di viaggio buona fortuna, ne avranno bisogno. Noi siamo un’altra cosa rispetto a questa affollata e confusa compagnia: il nostro sguardo non si è mai fermato ai salotti buoni delle Ztl, su questo siamo sempre stati chiari”, dice Conte. “Piuttosto, questa chiarezza manca totalmente al campo largo. Come pensano di conciliare il liberismo sfrenato di Calenda con le politiche sul lavoro di Orlando?”, si domanda il presidente del M5S, che aggiunge: “E a proposito di chiarezza, dovranno spiegare ai loro elettori perché sono passati dall’agenda del Conte II all’agenda Draghi, mettendosi insieme a chi quel governo Conte II lo ha sabotato”. “Saremo in tre a contenderci la guida del Paese. Quello che noi proponiamo, in antitesi al centrodestra e al campo dell’agenda Draghi, è un ‘campo giusto’, il campo della giustizia sociale”, prosegue Conte.