Grillo “padre padrone” come dice Di Battista? “No”, risponde a La7 Giuseppe Conte, leader M5S. “La figura del garante – sottolinea l’ex premier – rimane fondamentale, ma poi c’è una filiera ben precisa che determina la linea politica”.
Sul mantenimento della regola dei due mandati, la voce di Grillo è stata “importante”: “Abbiamo discusso di una lieve deroga a quella regola, poi abbiamo trovato una modalità diversa che realizzeremo”, ha spiegato Conte
“Con Di Battista ho avuto un paio di colloqui lunghi, gli ho spiegato che se oggi dovesse entrare nel Movimento troverà un Movimento diverso, un’architettura statutaria ben precisa e distinzione dei ruoli”, ha sottolineato Conte.
Tornare col Pd? “Non è pensabile che ora inizi un balletto Letta-Conte. Il M5S non si presta ai balletti, è una forza politica seria”. Dicendo no all’alleanza con il Movimento “il Pd ha fatto una scelta irrazionale e incomprensibile. Ne risponderanno agli elettori”, ha proseguito l’ex premier. “Molti elettori Pd mi scrivono, dicendo che voteranno Movimento 5 Stelle”.
Mani libere al presidente M5S sui capilista? “Assolutamente sì. Nel nuovo statuto c’è la responsabilità politica del leader nella formazione delle liste. Questo si abbina alla consultazione in rete che è una nostra caratteristica”.
“I sondaggi fotografano una situazione un po’ pregressa. Quando si calcolano gli uninominali non si calcolano le persone che saranno candidate. Lasciateci lavorare”, ha detto ancora Conte commentando un’analisi che assegna zero collegi uninominali al M5S.