Dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna a 10 anni, per Massimo Carminati non è scattata al momento alcuna misura, a differenza di Salvatore Buzzi, rientrato in carcere. Per l’ex Nar che ha già scontato oltre 5 anni di carcere, occorrerà calcolare il tempo già trascorso in detenzione, anche alla luce, per il calcolo della pena residua, dei giorni di buona condotta che potrebbero far scendere la pena da scontare a meno di 4 anni e far scattare l’affidamento ai servizi sociali. Nella decisione inoltre, potrebbe anche avere un peso il fatto che Carminati ha scontato 2 anni in regime di 41bis sulla base dell’accusa di mafia, poi caduta in Cassazione.
“La condotta carceraria di Carminati, così come quella successiva, è stata irreprensibile – spiegano i difensori di Carminati, gli avvocati Francesco Tagliaferri e Cesare Placanica – Anche alla luce dei 2 anni in regime di detenzione al 41bis per un’accusa rivelatasi poi infondata, confidiamo che gli venga concesso l’affidamento in prova”.