L’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri non sarà interrogato oggi dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, i pubblici ministeri Luca Tescaroli e Luca Turco, che conducono l’inchiesta sui presunti mandanti esterni delle stragi di mafia del 1993 a Roma, Firenze e Milano.
Dell’Utri ha fatto sapere, tramite i suoi avvocati, che si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere in qualità di indagato. Nell’ambito della stessa inchiesta, la scorsa settimana gli investigatori della Dia di Firenze e di Milano hanno perquisito l’abitazione e gli uffici milanesi dell’ex senatore.
Dell’Utri, che ha già scontato una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, è indagato dalla Procura di Firenze perché, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe istigato e sollecitato i boss Filippo e Giuseppe Graviano “a organizzare e attuare la campagna stragista e, comunque, a proseguirla, al fine di contribuire a creare le condizioni per l’affermazione di Forza Italia” nella primavera del 1994. Nella stessa inchiesta fiorentina era indagato anche il fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi.