Licata messa in ginocchio dalle precipitazioni
26 novembre 2016
Licata messa in ginocchio dalle precipitazioni

News

Maltempo e alluvioni. Legambiente: «In Italia i cittadini esposti quotidianamente al pericolo sono 7 milioni»


Interi paesi isolati, fiumi esondati, cittadini evacuati: torna violentissima l’emergenza maltempo in Italia con situazioni già pesantissime in Piemonte, dove è esondato il Tanaro, ma anche in Liguria, o a Licata (Agrigento).

Ma sono ben 7 milioni i cittadini che si trovano ogni giorno in zone esposte al pericolo di frane o alluvioni nel nostro Paese. Dei 1.444 comuni che hanno risposto al questionario di Legambiente «Ecosistema Rischio», in ben 1.074 comuni (il 77% del totale) troviamo abitazioni costruite in aree a rischio. Nel 31% troviamo addirittura interi quartieri e nel 51% dei casi anche impianti industriali.

Nel 18% dei Comuni coinvolti dall’indagine, nelle aree golenali o a rischio frana sono presenti strutture sensibili come scuole o ospedali e nel 25% strutture commerciali. E nonostante gli allarmi e i drammi del passato, l’urbanizzazione nelle zone pericolose continua, tanto che nel 10% dei Comuni intervistati sono stati realizzati edifici in aree a rischio anche nell’ultimo decennio e solo il 4% delle amministrazioni ha intrapreso interventi di delocalizzazione di edifici abitativi e l’1% di insediamenti industriali.

Solo nel 2015 frane e alluvioni hanno causato nel nostro Paese 18 vittime, 1 disperso e 25 feriti con 3.694 persone evacuate o rimaste senzatetto in 19 regioni, 56 province, 115 comuni e 133 località. Secondo l’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Irpi) del Cnr, nel periodo 2010-2014 le vittime sono state 145 con 44.528 persone evacuate o senzatetto, con eventi che si sono verificati in tutte le regioni italiane, nella quasi totalità delle province (97) e in 625 comuni per un totale di 880 località colpite.

«Sembra assurdo doverne riparlare oggi in piena emergenza», ha dichiarato la presidente di Legambiente Rossella Muroni «ma ancora oggi manca una seria politica di riduzione del rischio che sappia tutelare il suolo e i corsi d’acqua, e ridurre i pericoli a cui sono quotidianamente esposti i cittadini. Nonostante si sia cominciato a destinare risorse per far partire interventi prioritari di messa in sicurezza, l’avvio di una politica di prevenzione complessiva stenta a decollare».

«Il tema della fragilità del territorio della nostra Penisola», ha proseguito Muroni «deve diventare centrale nella riflessione comune a tutti i livelli di governo del territorio, insieme a quello della prevenzione che permetterebbe di far risparmiare migliaia di soldi spesi per riparare i danni causati dal maltempo e da eventi calamitosi. Occorre fermare il consumo di suolo, programmare azioni che favoriscano l’adattamento ai mutamenti climatici e operare per la diffusione di una cultura di convivenza con il rischio che punti alla crescita della consapevolezza presso i cittadini dei fenomeni e delle loro conseguenze».


Leggi anche...



News
Ucraina-Russia, Zelensky: “Guerra può finire...

L'Ucraina punta su Donald Trump per chiudere la guerra con la Russia nel 2025. Mentre...


News
Figc, idea Del Piero per la presidenza: un numero...

Si accende la corsa per la presidenza della Figc. Il presidente federale Gabriele Gravina ha...


News
Mandato d’arresto Netanyahu, Tajani:...

Sul mandato d'arresto spiccato dalla Corte penale internazionale sul premier israeliano...


News
Parma-Atalanta 1-3, Gasperini aggancia Inter in vetta

L'Atalanta batte 3-1 il Parma in un match valido per la 13/a giornata di Serie A, disputato...