Sea Watch: comandante, si agisce sulla pelle della gente
31 gennaio 2019

News

Migranti. Sea Watch: sbarco in mattinata, un guasto ritarda l’arrivo a Catania. I 47 migranti saranno accolti dall’Italia e da altri sei Paesi europei


La Sea Watch arriverà a Catania in mattinata, non prima delle 8. E’ la previsione della capitaneria di porto del capoluogo etneo dopo la verifica del guasto che sta bloccando la nave della Ong tedesca a Siracusa.

Il guasto al verricello dell’ancora blocca l’imbarcazione alla fonda al largo della costa aretusea. «In un colloquio con l’ammiraglio della Guardia costiera di Catania abbiamo appreso che i migranti imbarcati sulla nave Sea Watch 3 saranno fatti scendere a terra». Lo dicono Mauro Del Barba e Roberto Rampi, parlamentari del Partito democratico, che si trovano a Catania in attesa delle operazioni di sbarco. «Siamo stati informati», aggiungono, «che i migranti della Sea Watch 3 toccheranno terra in un luogo non accessibile. Abbiamo per questo chiesto l’autorizzazione a poter assistere alle operazioni di sbarco in modo da verificare le loro modalità e controllare le condizioni dei passeggeri».

La situazione della Sea Watch si è sbloccata ieri, quando la nave ha avuto indicazione di dirigersi verso il porto di Catania. La scelta è determinata dalla presenza di centri ministeriali per l’accoglienza di minori, ha fatto sapere il Viminale, mentre i maggiorenni saranno immediatamente trasferiti all’hotspot di Messina.

E sono stati emessi dal Tribunale per i minorenni di Catania, presieduto da Maria Francesca Pricoco, su ricorso della Procura minorile etnea, «provvedimenti di nomina di tutore per ciascuno dei minori presenti sulla Sea Wacth al fine delle attività di tutela previste dalla disciplina interna e dalla normativa internazionale». L’atto è propedeutico allo tutela e allo sbarco dei minorenni non accompagnati che sono sulla nave della Ong tedesca battente bandiera olandese alla fonda al largo di Siracusa.

«Fra qualche ora», aveva fatto sapere il premier Giuseppe Conte, «inizieranno le operazioni di sbarco della Sea Watch”. “Si è aggiunto anche il Lussemburgo e lo ringrazio. Siamo con l’Italia 7 Paesi».

«Missione compiuta! Ancora una volta, grazie all’impegno del governo italiano e alla determinazione del Viminale, l’Europa è stata costretta a intervenire e ad assumersi delle responsabilità. Sei Paesi hanno accettato di accogliere gli immigrati a bordo della Sea Watch3, coordinandosi con la Commissione europea: si tratta di Francia, Portogallo, Germania, Malta, Lussemburgo e Romania«, dice il ministro dell’Interno, Matteo Salvini auspicando che, «in base alla documentazione raccolta, venga aperta un’indagine per fare chiarezza sul comportamento della Ong». (Fonte AdnKronos)


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