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26 settembre 2020

News

Migranti. Von der Leyen: «Aboliremo regolamento Dublino». Scontro con eurodeputato Afd, la presidente lo zittisce


La pandemia provocata dal coronavirus Sars-CoV-2 ha messo a nudo “la fragilità” del mondo. “Un virus mille volte più piccolo di un granello di sabbia ha fatto vedere quanto delicata possa essere la nostra vita. Ha messo a nudo le difficoltà dei nostri servizi sanitari e i limiti di un modello che dà più valore alla ricchezza che al benessere”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, durante il discorso sullo Stato dell’Unione nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. Negli ultimi sei mesi, ha poi sottolineato, “i nostri servizi sanitari e i lavoratori della sanità hanno fatto miracoli”. L’Europa, aggiunge von der Leyen, “deve continuare a proteggere vite”, specie ora che siamo “in mezzo ad una pandemia che non dà segni di perdere spinta o intensità. Sappiamo quanto velocemente i numeri possono sfuggire al nostro controllo, quindi dobbiamo continuare a gestire questa situazione con estrema attenzione, unità e responsabilità”.

Dato che quella provocata dalla Covid-19 “è una crisi globale”, bisogna trarne “lezioni globali. Per questo, con il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte e con la presidenza italiana del G20, convocherò un summit globale sulla salute l’anno prossimo in Italia”, ha quindi annunciato von der Leyen.

L’Italia assumerà la presidenza del G20 nel 2021, per la prima volta nella storia, dopo l’Arabia Saudita che ha attualmente la presidenza. Nato nel 1999 per riunire i ministri delle Finanze e i banchieri centrali, con la crisi finanziaria del 2008 il G20 si è evoluto salendo al livello dei capi di Stato e di governo, affrontando, oltre che temi macroeconomici, anche questioni socio-economiche e che riguardano lo sviluppo.

Scontro con eurodeputato Afd, la presidente lo zittisce

“ABOLIREMO REGOLAMENTO DUBLINO” – “Posso annunciare che aboliremo il regolamento di Dublino. Lo rimpiazzeremo con un nuovo sistema europeo di governance delle migrazioni. Avrà strutture comuni per l’asilo e per i rimpatri”, insieme a “un forte meccanismo di solidarietà”, dice la presidente della Commissione Europea, replicando agli interventi degli eurodeputati riuniti in plenaria. Mercoledì prossimo la Commissione presenterà il Migration Pact, la nuova proposta di riforma del sistema Ue di asilo e per la gestione delle migrazioni.

“Salvare vite umane non è un optional. E quei Paesi che adempiono ai loro doveri giuridici e morali o che sono più esposti di altri devono poter contare sulla solidarietà dell’intera Ue”, ha poi sottolineato. “Voglio essere chiara – ha aggiunto – se noi acceleriamo, mi aspetto che accelerino anche tutti gli Stati membri. Le migrazioni sono una sfida europea e tutta l’Europa deve fare la sua parte”.

RECOVERY FUND – Next Generation Eu, il piano Ue per la ripresa, “è la nostra opportunità per far sì che il cambiamento avvenga perché è stato progettato, non perché c’è stato un disastro o un diktat da parte di altri nel mondo”, ha aggiunto la presidente. Il piano servirà “ad emergere più forti, creando opportunità per il mondo di domani”, anziché limitarsi “a rispondere all’emergenza, con gli occhi rivolti al mondo di ieri”, ha spiegato.

CLIMA E FINANZA VERDE – Dopo aver condotto “un’ampia consultazione pubblica e un’estesa valutazione di impatto”, la Commissione Europea “proporrà di aumentare l’obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2030 ad almeno il 55%” rispetto ai livelli del 1990 (attualmente è del 40% al 2030), ha quindi annunciato la presidente della Commissione Europea. Raggiungere questo obiettivo, ha continuato von der Leyen, “metterebbe l’Ue saldamente sul percorso per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e per rispettare i nostri obblighi previsti dall’accordo di Parigi”. La valutazione di impatto “mostra che la nostra economia e la nostra industria possono gestire” una riduzione delle emissioni di questa portata”. E, “se altri seguiranno il nostro esempio, il mondo riuscirà a contenere il riscaldamento sotto 1,5 gradi Celsius” rispetto ai livelli preindustriali.

“Possiamo farcela e abbiamo già dimostrato di potercela fare”, aggiunge von der Leyen. L’Ue “dev’essere all’avanguardia” nella riduzione delle emissioni. Per l’Ue, “l’obiettivo al 2030 è ambizioso, raggiungibile e benefico per l’Europa”. E “con il Just Transition Fund sosterremo le regioni che devono fare i cambiamenti maggiori e più costosi”, ha spiegato.

L’Unione Europea è “leader nella finanza verde”, siamo “i primi emittenti al mondo di green bond”. Oggi “posso annunciare che fisseremo un obiettivo per raccogliere il 30% dei 750 mld di euro di Next Generation Eu attraverso obbligazioni green”, ha detto ancora von der Leyen. Inoltre, “Next Generation Eu investirà in progetti europei guida, a grande impatto: l’idrogeno, le ristrutturazioni e un milione di punti di ricarica” per i veicoli elettrici, ha detto ancora.

“Voglio che Next Generation Eu faccia partire un’ondata europea di ristrutturazioni” edilizie, per trasformare il settore delle costruzioni da “fonte di emissioni” quale è oggi in un “pozzo di assorbimento” di anidride carbonica, cosa che si può fare usando “materiali da costruzione naturali come il legno e tecnologie come l’intelligenza artificiale”, ha aggiunto. L’Ue diventerà così “un leader dell’economia circolare”, spiega.

SALARI MINIMI – La Commissione Europea presenterà “una proposta di legge per sostenere gli Stati membri nel creare uno schema per i salari minimi. Tutti devono avere accesso ad un salario minimo, o attraverso accordi collettivi o attraverso salari minimi per legge”, spiega ancora la presidente. “Sono una forte sostenitrice della contrattazione collettiva – precisa von der Leyen – la proposta rispetterà pienamente le tradizioni e le competenze nazionali”.

SCHENGEN – Nell’Ue “dobbiamo ristabilire le quattro libertà”, di circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali, “totalmente e il prima possibile”. Il “fulcro” è “un’area Schengen di libera circolazione pienamente funzionante. Proporremo una nuova strategia per il futuro di Schengen”, ha annunciato von der Leyen.

“ECONOMIA UMANA” – Per von der Leyen, l’Europa si basa sulla “economia sociale di mercato”, che è “soprattutto un’economia umana, che ci protegge dai grandi rischi della vita: la malattia, la sfortuna, la disoccupazione e la povertà”. E’ un’economia che “offre stabilità e ci aiuta ad assorbire meglio gli choc” e “crea opportunità e prosperità, promuovendo innovazione, crescita e concorrenza leale”, sottolinea.

“Possiamo prevedere che le nostre economie inizino a ripartire, dopo una caduta del Pil del 12% nel secondo trimestre. Ma, con il virus, resta l’incertezza, qui in Europa e in giro per il mondo. Quindi, non è certamente il momento di ritirare il sostegno” all’economia, ha spiegato ancora, continuando: “Le nostre economie hanno bisogno di supporto e dovrà essere trovato un delicato equilibrio tra i sostegni finanziari e la sostenibilità dei conti pubblici”.

BREXIT – I negoziati “sono sempre difficili, ci siamo abituati. E la Commissione ha il negoziatore migliore e più esperto, Michel Barnier. Ma i colloqui” con Londra sulla relazione futura tra Ue e Regno Unito “non hanno fatto progressi, come avremmo desiderato. E ci resta pochissimo tempo”, ha sottolineato. Per negoziare l’accordo di ritiro del Regno Unito dall’Ue “ci sono voluti tre anni”, un testo che garantisce, tra l’altro, “i diritti dei cittadini e gli accordi del Venerdì Santo”, che hanno messo fine alla guerra civile nell’Irlanda del Nord. L’accordo “è stato ratificato da questo Parlamento e dalla House of Commons: non può essere cambiato unilateralmente, trascurato o disapplicato. E’ una questione di diritto, di fiducia e di buona fede”, ha sottolineato ancora la presidente della Commissione Europea.

Von der Leyen si è poi tolta la soddisfazione di citare un’icona dei Tories: “Non lo dico solo io – ha aggiunto – vi ricordo le parole di Margaret Thatcher: ‘La Gran Bretagna non viola i trattati. Sarebbe un danno per la Gran Bretagna, per i rapporti con il resto del mondo e per qualsiasi futuro accordo di libero scambio’. Era vero allora ed è vero oggi: la fiducia – ha concluso – è il fondamento di qualsiasi partnership forte”.

RUSSIA – “A coloro che chiedono legami più stretti con la Russia, ricordo che l’avvelenamento di Aleksei Navalny non è una novità. Abbiamo visto il sistema in Georgia e in Ucraina, in Siria, a Salisbury e nelle interferenze nelle elezioni in giro per il mondo”, ha quindi sottolineato von der Leyen. “Questo sistema non si modifica e non c’è gasdotto che possa cambiare questo fatto”, aggiunge con un trasparente riferimento al Nord Stream 2, il contestato progetto di raddoppio del gasdotto che collega la Germania (Greifswald, nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore) alla Russia (a Ust Luga, poco a sud di San Pietroburgo), attraverso il Mar Baltico.

CINA – La Cina per l’Ue resta “un partner nei negoziati, un concorrente economico e un rivale sistemico”, ha poi detto von der Leyen. La relazione con Pechino per l’Ue, ha continuato, è “una delle più importanti strategicamente” ma anche “una delle più difficili”. Con la Cina “abbiamo interessi in comune” sul cambiamento climatico, ma “ci aspettiamo che rispetti gli impegni presi a Parigi”. In campo economico, “c’è ancora molto da fare su un equo accesso al mercato per le imprese europee, sulla reciprocità e sull’eccesso di capacità produttiva. Continuiamo ad avere una partnership sbilanciata nel commercio e negli investimenti”, ha concluso von der Leyen.

GAS – Per la presidente della Commissione Ue, il rientro in porto delle navi da trivellazione turche che erano impegnate in acque rivendicate da Grecia e Cipro “è un passo nella giusta direzione. E’ necessario per creare uno spazio per il dialogo, del quale c’è estremo bisogno. Astenersi da azioni unilaterali e riassumere i colloqui in buona fede è l’unico modo per andare avanti. E’ l’unica via per la stabilità e per soluzioni durature”.

BARDA EUROPEA – Per affrontare meglio le minacce alla salute pubblica di natura tranfrontaliera, come la Covid-19, anzitutto “proporremo di rafforzare e dare più poteri all’Ema e all’Ecdc”. E poi “costruiremo una Barda europea”, assicura la presidente della Commissione Europea. La Barda (Biomedical Advanced Research and Development Authority) è un’agenzia pubblica Usa che ha investito pesantemente per finanziare le case farmaceutiche, in modo che inizino a produrre i vaccini quando ancora non è sicuro che siano efficaci, con tutti i rischi finanziari che un’operazione simile comporta e che non possono essere assunti in proprio da una società privata, che risponde a degli azionisti. L’Ue ha recuperato una parte del ritardo che aveva accumulato in questo campo avviando discussioni con diverse case farmaceutiche per siglare contratti di acquisto anticipato (il primo è stato firmato il 27 agosto con AstraZeneca).

CONCORRENZA – Gli ultimi sei mesi “hanno accelerato” la transizione verde e quella digitale dell’economia Ue, “in un periodo in cui il contesto competitivo sta cambiando in modo radicale. E’ per questo che adatteremo la nostra strategia industriale nella prima metà del 2021 e adatteremo anche il nostro quadro regolatorio sulla concorrenza, che deve mantenersi al passo ha quindi annunciato la presidente. (ADNKRONOS)


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