“Sono stati 54 anni insieme, nei momenti di gioia e dolore, nella salute e nella malattia. Tutti i giorni della nostra vita, ai quali aggiungo gli anni del corteggiamento, due forse più: non mi sono mai pentito di avere tanto insistito. Abbiamo condiviso tutto”. Così Romano Prodi prendendo la parola al funerale della moglie Flavia, scomparsa il 13 giugno scorso, a Bologna per ringraziare i presenti.
“Ho visto Flavia sorridere per l’ultima volta”, ha esordito l’ex presidente del Consiglio commosso ma con la voce ferma. “Abbiamo sempre parlato di tutto, ho avuto da lei infiniti consigli. Anche ieri pomeriggio mi è venuto spontaneo dire, questo chiedilo a Flavia”. Prodi ha tratteggiato brevemente la figura della moglie, esaltandone le principali caratteristiche: “Una presenza intellettuale discreta e raffinata, una intelligenza all’avanguardia con generoso disinteresse”.
L’ex premier ha spiegato che Flavia “era affezionata alla città e allo Stato. Aveva come obiettivo costruire una Italia molto seria”. Ma sono stati soprattutto i ricordi intimi di Prodi a suscitare emozione e anche qualche applauso dai presenti: “Non pensate che la nostra vita sia stata solo scambi intellettuali. Abbiamo vissuto insieme cielo e terra, tanta felicità, lunghe e belle vacanze. Alla vigilia della partenza per Assisi ci siamo chiesti se dal Paradiso si possa vedere piazza santo Stefano, credo proprio di sì”, ha concluso Prodi.
Tantissima gente comune ma anche molti volti noti nella chiesa di san Giovanni in monte. In prima fila Prodi era circondato da figli, nipoti e dagli altri componenti della numerosa famiglia. Dall’altro lato la prima fila era riservata al vice ministro Galeazzo Bignami, alla ministra Anna Maria Berini, al sindaco di Bologna Matteo lepore, Mario Monti, Mario Draghi, Elly Schlein e Stefano Bonaccini.
Presenti, tra i tanti, anche Massimo D’Alma, Pier Luigi Bersani, Pier Ferdinando Casini, Francesco Boccia, Enrico Letta, Luca Cordero di Montezemolo, Walter Veltroni, Gianni Morandi, Arturo Parisi, Rosy Bindi, Sandra Zampa. A celebrare è stato il cardinale Matteo Zuppi, segretario della Cei. “Una grande donna”; “un punto di riferimento per tanti giovani. Sempre semplice, senza supponenza alcuna, con generosità. Generosa ma non accomodante. E a questo punto credo che mi inviterebbe alla sobrietà”, ha spiegato.
Nell’omelia Zuppi ha esaltato il legame dei coniugi Prodi-Franzoni: “Un legame che unisce terra e cielo, anche quando il male sembra spezzare ed è enorme, amara e atroce l’assenza, che vince ogni solitudine”, ha detto il cardinale sottolineando ancora, rivolgendosi a Prodi: “Dopo 50 anni di matrimonio saprai prendere l’eredita di fede di Flavia, testimoniando la bellezza del vincolo dell’amore che vi ha tenuto uniti mano nella mano fino all’ultima passeggiata insieme”.