Daniel Ellsberg, whistleblower dei Pentagon Papers, è morto all’età di 92 anni, a causa di un cancro al pancreas. Lo ha annunciato la famiglia spiegando che è morto nella sua casa di Kensington, in California. Ex analista militare e attivista contro la guerra, Ellsberg ha fatto trapelare una serie di documenti riservati che descrivevano in dettaglio l’entità del coinvolgimento degli Stati Uniti in Vietnam. Un tempo definito “l’uomo più pericoloso d’America”, a marzo Ellsberg aveva ricevuto dai medici una previsione dai tre ai sei mesi di vita.
“Daniel era un ricercatore della verità e un narratore patriottico della verità, un attivista contro la guerra, un amato marito, padre, nonno e bisnonno, un caro amico per molti e un’ispirazione per innumerevoli altri”, ha detto la sua famiglia. “Mancherà moltissimo a tutti noi”, ha aggiunto.