“Una zona particolarmente calda, come dimostrano i recenti atti intimidatori sul terzo megalotto della 106 o ai danni delle attività turistiche – ha commentato il responsabile dello sportello antiracket e antiusura di Cosenza Alessio Cassano, già presidente dell’Associazione Lucio Ferrami – Siamo grati a tutte le Forze dell’Ordine per il lavoro sinergico ed encomiabile sul territorio, che sta dando buoni frutti. Il nostro elogio anche alla Procura guidata dal magistrato Nicola Gratteri e ai giovani PM che lavorano al suo fianco ogni giorno. A loro va il nostro ringraziamento più sincero per i procedimenti seguiti, fin dalle prime fasi di indagine, di cui siamo testimoni in prima persona”.
“Rinnoviamo l’invito a denunciare – è l’appello di Cassano – Attualmente è possibile farlo in sicurezza. Abbiamo a disposizione tutti gli strumenti normativi a tutela di imprenditori e commercianti oppressi. E poi ci sono le associazioni antiracket che offrono un valido e concreto aiuto. Esortiamo chi è sotto pressione a contattarci. Siamo in grado di affiancare anche chi ha già subito danneggiamenti, guidandolo gratuitamente verso l’accesso al fondo di solidarietà. Resistere, non cedere ai ricatti, non allinearsi, non solo è possibile ma è anche necessario per liberare le nostre attività e la nostra città da questa piovra soffocante”.