“Questa è la classica situazione in cui oscilliamo tra fatti e provocazioni e in cui domandarsi ‘cui prodest’. Esprimere un giudizio oggi su chi sia stato non è azzardato, è molto peggio. Chi dice di sapere come stanno le cose è, secondo me, soltanto in malafede“. E’ il commento all’Adnkronos che il generale Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare, fa in relazione alle perdite del Nord Stream.
“Una cosa è certa, stiamo parlando di una tubatura che è 70 metri sotto la superficie del mare e metterci una quantità di esplosivo sufficiente per farla saltare non è una cosa che può fare un sommozzatore con lo snorkel – continua – bisogna andarci con un mezzo adeguato, un sommergibile. Siamo appena al di fuori delle acque territoriali di Svezia e Danimarca, in acque internazionali dove si può navigare senza che nessuno abbia nulla da obiettare. Attribuire la responsabilità a uno o all’altro è veramente un azzardo. E’ un dato di fatto che con questo si riduce ulteriormente la possibilità della Russia di fornire gas all’Occidente o, al contrario, si riduce la possibilità dell’Occidente di ottenere gas dalla Russia”.