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10 settembre 2021

News Lamezia e lametino

NOTA DI CITTADINANZATTIVA -TDM LAMEZIA TERME SU SCORDOVILLO


CITTADINANZATTIVA  e i TDM  di Lamezia Terme prendono atto delle  notizie di stampa  sull’ obiettivo della riunione presso la prefettura di Catanzaro di ieri, 7 settembre 2021, del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Obiettivo che dovrebbe trovare concreta realizzazione “nella definitiva dismissione dell’accampamento rom di Lamezia Terme da realizzarsi con una serie progressiva di azioni preparatorie differenziate tra quelle immediate e già in corso, quelle di imminente esecuzione e quelle a medio termine.”

Da constatare con soddisfazione che,  rispetto alle determinazioni del 22 luglio, è scomparsa, speriamo non volutamente criptata, l’edificazione di “ Un muro in cemento armato da costruire sul lato nord-ovest dell’ospedale, in particolare lungo la linea di confine tra il presidio e il campo Rom di Scordovillo, «a protezione dei continui ingressi abusivi che si sono verificati”; d’altronde “i lavori di aggiornamento concernenti l’elaborazione di un piano di progressivo superamento del campo”, previsti nella riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, lasciano pensare  alla messa in soffitta dall’idea particolarmente balorda del muro protettivo del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo Secondo”.

Idea, peraltro, tecnicamente illogica considerato che un muro a struttura lineare al massimo può costituire una soluzione di rinforzo del vergognoso muro di recizione del campo Rom già esistente sul confine ovest a ridosso dell’ospedale lametino.  Appare evidente, inoltre, che se  l’intendimento era quello di difendere il “fortino sanitario” dai Rom, e perché no, dai cani randagi e da tutti i malintenzionati, sarebbe stato auspicabile trasformare l’ospedale di Lamezia Terme in una fortezza medievale con garitte a strapiombo e torrette di guardia e l’immancabile fossato sovrastato da ponte levatoio. A parte l’ironica esagerazione, non si può fare a meno di segnalare il quasi totale  silenzio della politica, impegnata allo spasimo nella partita elettorale regionale, giocata  al tavolo del ping pong, con le forze in campo schierate a rinviare nel campo avverso, fino al game conclusivo,  la pallina delle responsabilità dello sfascio della sanità pubblica calabrese e lametina in particolare.

Cittadinanzattiva- TDM, raccogliendo l’auspicio maturato nel corso dell’incontro in Prefettura, che coglie l’esigenza della “consapevole ineludibilità di un approccio che preveda il coinvolgimento dei diversi livelli istituzionali e ferme restando le prerogative dell’Autorità giudiziaria”, propongono di perseguire, in via preliminare, e nella prospettiva di trasformare quello spazio di degrado in un luogo di dignitosa convivenza, il coinvolgimento delle famiglie Rom che sopravvivono in quell’indegno recinto, perché si tatta di spostare esseri umani e non sacchi di patate.

PER CITTADINANZATTIVA – TDM DI  LAMEZIA TERME

Felice Lentidoro

Fiore Isabella


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