“Il Dpcm è stato firmato, sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. E’ frutto di un confronto importante con il Parlamento, c’è stato un lungo confronto con le Regioni e con il Comitato tecnico scientifico. Il principio guida è la tutela della salute come faro e guida. Siamo convinti come governo che per far ripartire il paese si debba vincere la battaglia sanitaria, in particolare in questo momento: la curva dà segnali piuttosto robusti di ripresa e facciamo i conti a livello mondiale con alcune varianti temibili del virus, in particolare quella inglese”, aggiunge.
“Ma non vanno sottovalutate la variante brasiliana e quella sudafricana. Il Dpcm prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali vigenti, viene confermato il modello di divisione per aree che corrispondono a colori, sulla base del quadro epidemiologico di ciascun territorio. L’innovazione più rilevante del Dpcm riguarda le scuole. La variante inglese, che in questo momento è prevalente, ha una particolare capacità di penetrazione nelle fasce più giovani”, afferma ancora.