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23 aprile 2017

News

Oggi è la Giornata mondiale del libro ma in Italia c’è poco da festeggiare


Oggi è la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, evento patrocinato dall’Unesco dal 1996 al fine di promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la proprietà intellettuale.

Il 23 aprile è stato scelto in quanto è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre fra i più grandi scrittori: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garcilaso de la Vega.

Inoltre continua la tradizione catalana della festa del libro, nata nel 1926 da un’idea di Vincent Clavel Andrés e promulgata con decreto reale, che è coniugata alla festa di San Giorgio, patrono di Barcellona, che cade lo stesso giorno.

A ricordo dell’usanza medievale di regalare rose in questa giornata, nasce così anche la romantica tradizione spagnola dei librai che il 23 aprile regalano questi splendidi fiori a quanti acquistano un libro.

I dati sulla lettura in Italia, però, non sono affatto romantici: i lettori sono sempre di meno.

I numeri forniti dall’Istat dicono che nel 2016 sono stati ben 33 milioni di persone con più di 6 anni che non hanno letto nemmeno un libro in un anno, ovvero il 57,6 per cento della popolazione. Dal 2010 ad oggi ci sono oltre 4 milioni di lettori di libri in meno, la stessa quota del 2000.

La percentuale italiana dei non lettori è al Nord del 49,7 per cento mentre al Centro la percentuale è del 55,8 e al Sud del 69,2 per cento. Maglia nera alla Calabria con il 73 per cento.

I non lettori sono soprattutto gli uomini: il 64,5 per cento di loro non legge neanche un libro in un anno, contro il 51,1 per cento di donne. Andando avanti negli anni, sia uomini che donne leggono sempre di meno.

Per quanto riguarda i bambini, l’aumento dei non lettori è stato più forte tra i 6 e i 10 anni (+9,3 per cento), tra gli 11 e i 14 anni (+13,9 per cento) e tra i 15 e i 17 anni (+11,7 per cento).

Secondo i dati, a non leggere sono soprattutto le persone con un basso livello di istruzione. Sono non lettori il 77,1 per cento di coloro che hanno la licenza media, mentre tra i laureati la percentuale scende al 25 per cento.

Le abitudini dei ragazzi vengono influenzate da quelle dei genitori. Legge libri quasi il 70 per cento dei figli di genitori entrambi lettori. I lettori più forti sono i giovani tra gli 11 e i 14 anni e anche gli adulti tra i 55 e i 74 anni.

Gli italiani che leggono almeno un libro al mese, definiti lettori forti, sono davvero una minima parte, solo il 5,7 per cento.


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