Quattro medaglie di bronzo e un diploma: questo il bottino che porta a casa l’Equipe regionale cuochi calabresi che ha partecipato dal 22 al 24 ottobre all’ultima edizione delle Olimpiadi della Cucina, la più grande competizione culinaria internazionale che ogni quattro anni vede sfidarsi ad Erfurt, in Germania, i più grandi chef del mondo.

L’Equipe regionale cuochi calabresi ha arricchito il medagliere della Nazionale italiana cuochi con la gara del 24 ottobre in cui, presso il Center Congress di Erfurt, ha allestito il tavolo del freddo, esponendo inoltre delle sculture nelle categorie pane e vegetali.

Grande la soddisfazione del team calabrese, composto da Francesco Trichilo, Paolo Caridi, Antonio Callipari, Vincenzo Fimognari, Antonio Galatà, Marcello Sità, Mario Battaglia, Vincenzo Scuruchi, Nicola Stratoti, Umberto Di Marco, Davide Ferminio, Francesco Tiano, Pietro Zema, Bruno Monteleone, Gianfranco Condò, che con entusiasmo e spirito di abnegazione hanno raggiunto l’ottimo risultato.

E’ stata una grande festa, un momento culturale oltre che culturale, che ha visto una grande partecipazione di pubblico dove la cucina italiana, con le quattro medaglie del team azzurro, come sempre è stata protagonista.

«Tanta fatica alla fine è stata ripagata», hanno dichiarato i cuochi calabresi al ritorno dalla Germania, «e ci sembra doveroso ora porgere un ringraziamento a coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo, che di sicuro è un altro passo verso il raggiungimento di quell’eccellenza che è il principale punto di arrivo e partenza per tutta la nostra categoria».

L’Equipe regionale cuochi calabresi, composta da un gruppo di professionisti della Unione cuochi calabresi, rappresenta la nostra regione nei momenti di scambio culturale, eventi e concorsi in campo gastronomico e che, compatibilmente con le direttive delle varie competizioni, opera in stretta connessione con il territorio regionale, valorizzandone la tradizione e i prodotti tipici e a marchio.

Tutte le attività sono tese non solo a valorizzare la categoria dei cuochi calabresi, ma anche e soprattutto a creare momenti di scambio culturale e professionale e dare così un contributo fattivo alla crescita della nostra terra.
Annamaria Persico