Fita-Oliverio
25 febbraio 2017

News

Oliverio ha incontrato i rappresentanti del Coordinamento del teatro calabrese e i delegati della Fita


Si è svolto lo scorso 22 febbraio a Catanzaro, presso la sede della Cittadella regionale un incontro tra alcuni rappresentanti del Coordinamento del teatro calabrese (Fabio Vincenzi, Claudio Rombolà, Settimio Pisano e Iris Balzano), i delegati della Federazione italiana teatro amatori (Fita) ed il presidente della Regione, Mario Oliverio, coadiuvato da Michelangelo Mirabello, presidente della III Commissione consiliare, e dai dirigenti Bullotta, Calogero, Cumbo e De Simone.

Un incontro nato dalla necessità di discutere e mettere in atto una proposta di legge sul «sistema teatrale» in Calabria, garante dei diritti degli operatori del settore e finalizzata alla creazione ed al suo successivo potenziamento, di un sistema teatrale regionale, attraverso il quale, poter testimoniare la cultura del territorio, mediante l’universalità del linguaggio scenico.

Oliverio ha punto per punto, analizzato la proposta di legge avanzata, vagliandone attentamente criticità e punti forza, mostrando piena consapevolezza sulla necessità di mettere in rete le compagnie calabresi, tutelandone l’operato.

Tra le novità importanti introdotte dal nuovo progetto di legge, c’è l’abbassamento dei requisiti per le compagnie, in fase di start up e l’istituzione dell’albo regionale del teatro, garantendone la produzione e le peculiarità del settore.

Presenti all’incontro anche tre rappresentanti della Fita nelle persone di Giuseppe Minniti, consigliere nazionale; Nico Morelli, vicepresidente regionale; Luisa Vaccaro, vicepresidente provinciale di Catanzaro.

Ed è stato Giuseppe Minniti a prender parola per chiedere al presidente Oliverio, l’inserimento del teatro amatoriale nella legge regionale in discussione, sottolineando la valenza sociale ed umana, di un teatro che rappresenta l’anello di congiunzione tra il pubblico e la realtà teatrale dei professionisti, educandone il gusto e preparandone la mente.

Le compagnie iscritte alla Fita – ha continuato Minniti – sono regolamentate e tutelate da un punto di vista legislativo, con un tesseramento che limita la commercializzazione del prodotto teatrale ad un mero «rimborso spese», sottolineando un senso di appartenenza a quel mondo di associazionismo, la cui linfa è rappresentata dall’amore per un teatro che è vita, condivisione di gioie e dolori, emozioni dell’Io umano.

Le associazioni amatoriali hanno dunque bisogno di essere inserite in un contesto regionale essendo loro, le prime a veicolare il potere terapeutico ed edificante del teatro in ogni angolo della Calabria, portando in scena la commedia anche in assenza di un palcoscenico, trasformando in ogni dove, la piazza, la via, la chiesa, in teatro.

Con questa motivazione, i delegati Fita hanno chiesto con pathos e determinazione, il riconoscimento di una dignità artistica che possa dare nutrimento alla passione del recitar amatoriale.

Il presidente Oliverio ha accolto di buon grado la richiesta, ritenendo di fondamentale vitalità culturale l’attività degli amatori, definendoli i primi educatori del pubblico alla fruizione teatrale.


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