Migrante ucciso: Sit.in a Napoli
6 giugno 2018

News

Omicidio di Soumayla Sacko: c’è un indagato, altissima l’attenzione della prefettura e delle forze dell’ordine


C’è un indagato per l’omicidio di Soumayla Sacko, il 29enne del Mali ucciso a colpi di fucile sabato sera a San Calogero. Massimo il riserbo della Procura e dei carabinieri ma secondo quanto si è appreso si tratta di un italiano di circa 40 anni che abita a San Calogero al quale i carabinieri della Compagnia di Tropea e della Stazione di San Calogero hanno notificato un avviso della persona indagata e contestuale notifica di accertamenti tecnici non ripetibili in relazione all’omicidio, emesso dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia che coordina le indagini.

L’indagato sarà sottoposto allo stub, l’esame per accertare la presenza di residui da sparo sulle mani e sui vestiti, accertamento tecnico non ripetibile che, se positivo, determinerà l’arresto. Nella stessa giornata di ieri è stato conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo di Soumayla affidato al medico legale Katiuscia Bisogna.

All’indomani della morte del giovane migrante, resta alta l’attenzione della prefettura di Reggio Calabria sull’area della vecchia tendopoli di San Ferdinando.
Il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari ha incontrato, presso il comune di San Ferdinando, una delegazione di lavoratori stagionali, ospiti della tendopoli, che nella mattinata di ieri avevano organizzato un corteo di protesta per le vie della cittadina.
L’incontro si è svolto insieme al sindaco e alla presenza del questore, del comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri e del comandante provinciale della Guardia di Finanza. Di Bari ha ascoltato i numerosi cittadini extracomunitari presenti in quei territori, per il tramite del rappresentante sindacale dell’Usb ed ha ricordato come, già negli scorsi mesi, la problematica relativa alla sistemazione alloggiativa dei migranti dell’area di San Ferdinando sia stata oggetto di numerosi incontri in prefettura, per l’individuazione di soluzioni alternative.

Numerose sono state, inoltre, le riunioni del comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si sono susseguite per analizzare le problematiche emerse e predisporre un piano di azione, coordinato e condiviso per assicurare condizioni di vita dignitose.

​Nel corso di tali incontri il Commissario straordinario del Governo per l’Area di San Ferdinando, prefetto Andrea Polichetti, ha illustrato un articolato piano di interventi, discusso con il presidente della regione Calabria e il sindaco di San Ferdinando, volto ad assicurare un miglioramento delle condizioni di vita dei migranti, attraverso la creazione di nuove strutture di ospitalità diffusa.

«Mai come adesso il territorio è presidiato dallo Stato», ha detto di Bari, ribadendo come la complessa situazione nella Piana di Gioia Tauro sia «attentamente seguita dalla prefettura, sia con riferimento ai profili di ordine e sicurezza pubblica, sia a quelli afferenti all’integrazione e all’ospitalità».


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