Non si fermano le indagini sul caso di Giulia Tramontano. Mercoledì 5 luglio, negli uffici milanesi della Sezione indagini telematiche dei carabinieri, inizieranno infatti gli accertamenti tecnici non ripetibili su un computer trovato nell’abitazione di Senago, alle porte di Milano, dove la 29enne incinta è stata uccisa con almeno 37 coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello, detenuto a San Vittore.
Presente alle operazioni di “effettuazione delle copie forensi del dispositivo elettronico posto in sequestro”, oltre ai consulenti tecnici del pm e alla difesa dell’indagato accusato di omicidio volontario aggravato, ci sarà anche il legale della famiglia della vittima, l’avvocato Giovanni Cacciapuoti. Le analisi riguarderanno un pc marca Hp trovato nell’abitazione ma di cui non si conosce il proprietario, potrebbe dunque essere di Giulia o del compagno reo confesso.