Alessandro Sirianni e Antonio Maida
20 ottobre 2019
Alessandro Sirianni e Antonio Maida

News

OSPEDALE SOVERIA: ENNESIMO SCIPPO. ANCHE I SINDACI E IL CLERO A DIFESA DEL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI


L’appello del comitato fatto al comprensorio sull’ospedale era: “Ora Basta”, questo a caratteri cubitali ha campeggiato sui social e sui manifesti affissi in ogni comune. A far traboccare il vaso goccia dopo goccia, la soppressione del servizio vaccini sul territorio, che imporrà a centinaia di madri di scendere a Sambiase per sottoporre i pargoli a questa prevenzione. “Siamo tornati agli anni 60 – ammonisce Antonio Maida – quando per andare dal dentista si scendeva a Lamezia”. L’ennesimo scippo non si è sopportato e allora i membri del comitato hanno inteso parlare al popolo, alle istituzioni e al clero. A tutte le forze del territorio, dove in platea c’erano anche associazioni civiche.

A relazionare, questa volta senza appoggi istituzionali, sul tavolo Antonio Maida e Alessandro Sirianni, a dimostrare che il comitato può determinarsi anche da solo. In un secondo momento hanno ceduto al parola al sindaco della città Leonardo Sirianni, a Don Roberto Tomaino parroco cittadino, al sindaco di Bianchi, Pasquale Taverna e a Giovanni Petronio, che da anni difende i diritti dell’utenza delle Ferrovie della Calabria. Ad iniziare Alessandro Sirianni, vicepresidente del sodalizio, che come un metronomo elenca tutti i nodi da sciogliere che incombono sulla non funzionalità della struttura ospedaliera, partendo dal Pronto Soccorso, passando dalla cardiologia, dalla gastroenterologia, dalla fisiatria al laboratorio alla radiologia, per finire alla medicina territoriale, priva dell’assistente sociale e al servizio vaccinale. E Sirianni dice: “tutto quanto in elenco potrebbe risolversi con 4 unità. Due infermieri, un fisioterapista e un radiologo che venisse due volte a settimana”, oltre che con una rimodulazione strumentale e qualche provvedimento sensato.

A seguire il presidente Antonio Maida, che ancora una volta esorta gli intervenuti a prestare attenzione sul documento programmatico che il Comitato, unitamente a esponenti dell’ASP, quale il DS, Gallucci, Irene Torchia ed altri, ha definito e presentato sia in sede ASP, che presso gli Uffici del Commissario ad Acta. Un documento – sostenibile – dice il presidente, che con poco potrebbe dare dignità ai servizi che l’ospedale eroga su questo comprensorio. Poi Maida, nemmeno sottotraccia, riagganciandosi a quanto prima aveva detto Sirianni, esorta il popolo della montagna a una reazione civile, quando lascia intendere che la fragilità di quest’area sta nella sua non rappresentanza politica ai livelli che contano, e che il Comitato seriamente sta pensando di entrare nell’agone delle elezioni regionali, anche se in quale forma ancora non è stato deciso.

Il sindaco Sirianni, traccia le opportunità, le garanzia, i servizi che l’ospedale ha garantito cambiando per sempre la faccia di questo territorio, che ora sta subendo un regresso non più accettabile. “Chimerò a raccolta tutti i miei omologhi – sottolinea – e andremo da Cotticelli, a spiegare il senso di questo ospedale”. Insomma, questa volta il Comitato ha dato l’input per smuovere le coscienze, anche quelle meno reattive poiché sotto il dettato della morigeratezza morale come quella di Don Roberto Tomaino, parroco della città e molto vicino al vescovo Schillaci, anch’esso ci ha messo di suo. “L’Ospedale – inizia il presule – sta diventando un argomento da bar, come il calcio, si dicono quattro parole e finisce lì, come se la cosa non interessasse a nessuno”, invece – continua Don Roberto – questo deve essere spostato, in modo da far sì che tutto il territorio percepisca che alcune cose vanno preservate non con il distacco, ma con l’interesse collettivo.

La gente – dice – deve prendere coscienza che certe cose devono essere difese, perché stanno alla base di ogni assetto sociale. Un “sermone” molto apprezzato dagli astanti, specie quando con calma etica il parroco, promette che di quanto, chiederà al vescovo di pronunciarsi sul caso e nei limiti interessarsene. Guerriero l’intervento del sindaco di Bianchi, Taverna, che dice che l’ospedale è di tutto il territorio e tutti hanno l’obbligo di scendere in campo difendendolo senza scusanti di appartenenze. “E’ finita l’epoca degli orticelli, ed è finita l’epoca dei voti che vanno indirizzati nei capoluoghi, il territorio ci appartiene e deve essere rispettato, e se non lo fanno gli altri dobbiamo preoccuparcene noi. Insomma, se il Comitato voleva dare la scossa, diciamo che c’è riuscito, sta per nascere “la primavera della montagna”, anche perché da questo territorio hanno preso tutto, c’è rimasto solo l’ospedale, e su questo sarà battaglia, i presupposti si sono visti tutti.


Leggi anche...



News
Del Piero e la presidenza Figc, Alex: “Non...

Alessandro Del Piero sarà il prossimo presidente della Figc? Ad oggi, la candidatura dell'ex...


News
Trump nomina il generale Kellogg inviato per...

Donald Trump annuncia la nomina del generale a riposo Keith Kellogg, un fedelissimo che ha...


News
Morte Ramy, inquirenti cercano altri video: appello...

Si cercano altri video, di privati, ed eventuali testimoni per eliminare ogni dubbio su quanto...


News
Emanuela Orlandi, Promotore giustizia Vaticano:...

Il dossier su Emanuela Orlandi di cui parla il fratello Pietro esiste. A dirlo è Alessandro...