SOVERIA M. Uno dei medici cubani arrivati con la seconda “tranche” nell’ASP di Catanzaro è stato assegnato alla medicina interna dell’ospedale montano. Sembra poco, ma è molto. Questo consente alla struttura di rimpinguare l’organico dei medici creando le condizioni per incrementare i servizi del reparto che in prossimità di pensionamenti rischiava addirittura l’equilibrio della divisione. E il quadro generale invece è foriero di incrementi sostanziali. Da lunedì quattro novembre i posti letto saliranno a 16 mentre da giorno 12 novembre gli ambulatori specialistici addirittura raddoppieranno, oltre a fare una seduta a settimana di ecografia.
In una fase di contrazione del comparto guardare a questa inversione di tendenza getta un alone di speranza per tutto il territorio. Basta sciorinare un altro dato importante; da quando il reparto è stato affidato al primario Gerardo Mancuso c’è stato un incremento dei ricoveri del 35%, dato che spiega come di fronte a una gestione oculata il territorio risponde ai servizi della struttura quando questi vengono erogati in modo ampio. Bisognerebbe che l’ASP facesse lo stesso con il laboratorio analisi e la radiologia – e questo lo chiediamo al Com.rio Battistini – per capire se l’utenza guarda con benevolenza a un ospedale che da sempre ha generato buona sanità. In sostanza va detto che con l’aumentare dei servizi aumenta l’utenza, sennò avviene l’esatto contrario.