“La memoria è qualcosa di essenziale per la nostra vita, ritornare alle nostre radici è fondamentale per comprendere i cambiamenti del presente, spesso repentini. E’ importante non dimenticare. Un popolo che dimentica è un popolo che non esiste”. Sono le parole del Generale Teo Luzi, Comandante generale dei Carabinieri, ieri sera a Palazzo dei Normanni di Palermo, dove si è tenuto il concerto dell’Arma per ricordare il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, a quarant’anni dalla sua uccisione, a Palermo, con la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.
La banda dei carabinieri era diretta dal maestro Massimo Martinelli. Gli ospiti hanno ascoltato I Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi ma anche la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, fino a Nino Rota, autore di celebri colonne sonore che hanno segnato la storia del cinema. E poi, a sorpresa, l’Aida. In chiusura l’inno nazionale di Mameli. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Federico Secondo, diretta da Patrizia Monterosso. In prima fila, tra gli altri, il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, il Prefetto Giuseppe Forlani, il professor Nando Dalla Chiesa, il sindaco Roberto Lagalla, Comandante interregionale dei Carabinieri, Generale Riccardo Galletta, e i vertici regionali e provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza e Questura.