di Giampiero Scarpino
Iniziano i play off e sarà il Palasparti ad ospitare la prima gara tra la Raffaele Lamezia ed il Cus Cagliari, squadra del presidente Vincenzo Ammendola, di un figlio allenatore e del secondo giocatore. E Vincenzo Ammendola è figlio di Lamezia, ha giocato centrale nella mia Vigor MENA, faceva parte dello squadrone che ha vinto tutto, tre regionali juniores e ragazzi e tre promozioni fino alle serie C con Berlangieri, Picerno, Feroleto, Coclite, Amendola, Ciambrone etc. Perché Lamezia è una delle Capitali della Pallavolo Italiana ed è tutta “fatta in casa”.
La sua grande scuola nata da Pisani, Colloca, Guzzi, Scarpino, Grandinetti e Chirumbolo ha permesso solo Allenatori extra Lamezia in serie A. Giovanili e prime squadre sono state sempre allenate da tantissimi allenatori lametini e sempre con un unico obiettivo : vincere. E Lamezia ha vinto tanto e continua a vincere ed i suoi allenatori sono in giro in Regione a crescere pallavolisti o allenare prime square, Torchia, Piccioni e Tarzia in primis. A Lamezia urge quella cordata di imprenditori che il genio di Nino Tripodi aveva creato per portare e garantire la squadra in serie A. Dopo aver dominato la stagione regolare negli ultimi anni la Raffaele Lamezia del presidente Strangis, del patron Luca Raffaele e del giovane dottore in legge Ds Luca Torchia, si presenta ancora una volta ai play off. Questa volta è diverso perché il palazzetto sarà da urlo e perché la squadra guidata dal mago del Volley Tonino Chirumbolo è super carica e vuole il risultato. Concentrazione massima in Mario Sacco, Luigi Porfida e tutto il team.
La Raffaele Lamezia non ha i favori del pronostico ma ci prova. Per giunta serve un risultato pieno perché martedì si va a Grottaglie e poi ci sarà Cus Cagliari Grottaglie. Chi arriva prima passa al secondo turno ed è già un grande passo verso la conquista dei due posti utili per poter andare in A3. Forza Ragazzi forza Lamezia Terme regalateci un sogno che manca dallo squadrone Conad che conquistò nel 2018 la promozione in A2 a Pianopoli per poi giocare l’A2 sui tanti campi calabresi a causa di quella “ignobile” perseverante chiusura di un Palasparti che oggi vuole ricordare la mamma di Alfio, la signora Grazia che oggi non c’é più e che è stata sempre la tifosa n. 1 sugli spalti.
