Il Papa lancia un appello ai politici in vista delle elezioni: “Serve responsabilità civica”. Di ritorno dal viaggio in Canada, rispondendo alle domande dei giornalisti sul volo di ritorno, Bergoglio dice che Mario Draghi è un leader di “alta qualità internazionale”.
”Prima di tutto – premette – io non voglio immischiarmi nella politica interna italiana. Secondo: Nessuno può dire che il presidente Draghi non fosse un uomo di alta qualità internazionale. E’ stato presidente della Banca centrale europea. Ha fatto una buona carriera. Io ho fatto una domanda soltanto a uno dei miei collaboratori: dimmi, quanti governi ha avuto l’Italia in questo secolo? Lui mi ha detto 20. Questa è la mia risposta…”. Che appello fa alle forze politiche in vista di queste difficili elezioni? “Responsabilità. Responsabilità civica”.
UCRAINA - “Ho detto che in Ucraina vorrei andare. Vediamo adesso che cosa trovo quando arrivo a casa” ribadisce il Papa sul volo di ritorno dal Canada.
“In Kazakistan – aggiunge – per il momento mi piacerebbe andare, è un viaggio tranquillo, senza tanto movimento, è un congresso di religioni. Per il momento tutto rimane. Devo anche andare in Sud Sudan prima che in Congo, perché è un viaggio con l’arcivescovo di Canterbury e con il vescovo della Chiesa di Scozia, perché abbiamo fatto tutti e tre insieme il ritiro due anni fa… E poi il Congo, ma sarà l’anno prossimo, perché c’è la stagione delle piogge, vediamo… Io ho tutta la buona volontà, ma vediamo la gamba che cosa dice”.
DIMISSIONI – Il Papa, sul volo di ritorno dal Canada, affronta anche il tema delle sue possibili dimissioni. Si ritirerà prima della morte? “Quello che il Signore dice. Il Signore può dire dimettiti. E il Signore che comanda – dice Francesco – Una cosa di sant’Ignazio, questa è importante: sant’Ignazio quando uno era stanco, malato, lo dispensava dalla preghiera, ma mai dispensava dall’esame di coscienza. Se io vedo che il Signore mi indica qualcosa, che mi è successo qualcosa, che ho un’ispirazione, devo fare un discernimento per vedere cosa chiede il Signore. Può darsi anche che il Signore mi voglia mandare all’angolo, è Lui che comanda”.
“Questo – osserva Bergoglio- è il modo religioso di vivere di un gesuita, stare nel discernimento spirituale per prendere delle decisioni, per scegliere una via di lavoro, di impegno pure… Il discernimento è la chiave nella vocazione del gesuita. Il gesuita deve essere per vocazione un uomo del discernimento: discernere le situazioni, discernere la propria coscienza, discernere le decisioni da prendere. Per questo deve essere aperto a qualsiasi cosa il Signore gli chieda”.
Ha pensato al ritiro oppure no? “La porta è aperta. E’ una delle opzioni, ma fino a oggi non ho pensato a questa possibilità. Ma ciò non vuol dire che dopodomani non ci pensi. Questo viaggio è stato un test. Non si possono compiere viaggi in questo stato. La porta è aperta. Questo è vero”.