Serve un’azione forte non solo di protesta ma di vera ribellione e richiesta di risarcimento nei confronti di chi non ha altro interesse ed obiettivo che esercitare la gratuita denigrazione nei confronti delle regioni meridionali.
Ormai è una costante, non passa settimana che le reti televisivi nazionali e la carta stampata del potere economico e finanziario non si occupi del Sud ed in particolare della Calabria.
Notizie, discussioni, atteggiamenti e modi di vivere che vengono rappresentati per evidenziarne gli aspetti negativi o inventarseli di sana pianta.
Trasmissioni, servizi dedicati, articoli o intere pagine per convincere la pubblica opinione che in Calabria niente funziona, tutto è riprovevole, sporco e cattivo.
Ultima sortita in ordine di tempo è il servizio delle «Iene» che ha suscitato non poco disagio per aver a loro avviso denunciato un inquinamento elevato di radioattività delle acque marine del Catanzarese, tra i comuni di Montauro e Soverato.
Tali esternazioni televisive pubbliche hanno creato allarme nella pubblica opinione nazionale e soprattutto nella cittadinanza dei Comuni interessati.
Il sindaco di Montauro, il caro amico Leo Procopio, amministratore attento, sinergico e super attivo con immediatezza ha attivato sul territorio ogni azione per ripristinare la verità e questa è arrivata tant’è che l’Arpacal ha dichiarato con assoluta certezza che non esiste alcun rischio per la salute pubblica e che i valori di radioattività rilevati non solo sono in linea con i valori medi riscontrati nel resto della zona ma anche con tutta la Calabria.
Si sta ora valutando da parte degli enti pubblici interessati, la sussistenza della configurazione del reato di procurato allarme a carico di chi e quanti con superficialità e leggerezza mettono in campo azioni che danneggiano oltre l’immagine e la reputazione l’economia dei territori calabresi.
A tal proposito diventa non più rinviabile anche una presa di posizione netta di giornali e media social e tv calabresi per affermare, proporre e valorizzare ciò che di buono, bello, produttivo esiste nella nostra regione.
A breve chiederemo incontro con tutti i direttori responsabili al fine di intraprendere congiuntamente ogni azione che si riterrà valida.
Non possiamo più stare a guardare, ad ogni livello ed in ogni zona del territorio calabrese è giunta l’ora di far valere i nostri diritti ed a qualsiasi costo.
Raffaele Papa
Dirigente regionale Italia del Meridione