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7 settembre 2016

News

Parte la campagna «Spreco Zero 2016». Ogni anno in Italia finiscono nella pattumiera 13 miliardi di euro


Mille miliardi di dollari è il valore dello spreco alimentare nel mondo e ogni anno sale a oltre 2.600 miliardi con i costi nascosti legati all’acqua e all’impatto ambientale.

Nella sola Unione Europea sono 88 milioni le tonnellate di cibo gettate ogni anno e ogni giorno si sprecano 720 Kcal di cibo a testa (dati Fusions 2016).

A dirlo sono i dati diffusi lo scorso luglio dall’Osservatorio Waste Watcher, che studia l’evoluzione delle abitudini alimentari e le cause dello spreco alimentare casalingo.

La ricerca, realizzata con il sostegno del Ministero dell’Ambiente e di UniCredit, rivela che se finora le stime riguardanti l’Italia quantificavano il costo del fenomeno in circa 8,5 mld di euro, ora si parla di 13 miliardi. Il dato è basato sull’effettivo spreco dei cittadini con il cosiddetto waste sorting, il controllo di quanto si getta in pattumiera. Proprio la quantificazione reale dello spreco domestico sarà uno dei leit motiv della campagna Spreco Zero 2016.

L’agroeconomista Andrea Segre, fondatore di Last Minute Market (società nata in seno all’Università di Bologna) e presidente del comitato tecnico-scientifico per il piano nazionale di prevenzione dei rifiuti, ricorda che «sono le pattumiere domestiche a detenere il record dello spreco di cibo, 47 milioni di tonnellate per i cittadini Ue».

«Ridurre gli scarti», ammonisce Segre «è un dovere morale, economico e ambientale. E se molto è cambiato lungo la filiera di produzione, tanto resta da fare a livello domestico dove la maleducazione alimentare e la perdita del valore del cibo portano a gettare alimenti ancora buoni, in Europa quasi 47 milioni di tonnellate».

Dal 2010 Spreco Zero porta avanti le priorità della normativa antispreco approvata recentemente alla Camera. La proposta, approvata alla Camera, favorisce il recupero e la donazione di tutte le eccedenze ai fini di solidarietà sociale, con appositi incentivi e stabilisce misure per l’impacchettamento dei cibi, sulle etichette e sulle cosiddette family bag per portare a casa il cibo non consumato al ristorante. Segre vorrebbe anche che venisse indetto l’Anno Europeo sullo Spreco Alimentare.

Tante anche le iniziative collaterali, a partire dalla terza edizione del premio Vivere a zero spreco, il riconoscimento per la sostenibilità rivolto a Comuni, aziende e scuole. Nella categoria testimonial a novembre verranno premiati a Padova il giornalista Paolo Rumiz e lo chef Moreno Cedroni. Il 16 ottobre, invece, si celebrerà il Wordl Food Day e l’8 e il 15 a Milano e a Bologna, appuntamento con In the name of Africa, un evento di pixel art urbano formato da 10.000 piatti vuoti per denunciare il dramma della fame e sostenere Africa Hand Project in Mozambico.

Tutti potranno partecipare, condividendo le buone pratiche, con il contest #sprecozero e con i tweet #sprecozero #contest inviati tra il 15 settembre e il 15 ottobre.
(UniNews)


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