La Cattedrale di Lamezia Terme, dedicata ai SS. Pietro e Paolo
27 agosto 2022
La Cattedrale di Lamezia Terme, dedicata ai SS. Pietro e Paolo

News Lamezia e lametino

PAX CHRISTI: LETTERA APERTA AL VESCOVO DI LAMEZIA TERME


Eccellenza reverendissima, la notizia della celebrazione di una Messa solenne in Cattedrale, prevista per domenica 28 Agosto 2022, in memoria di tutti i defunti dell’ex Casa Regnante, lascia noi di Pax Christi-Punto Pace di Lamezia Terme, alquanto perplessi. Quella Casa Savoia che, al di là delle responsabilità che porta per le sue complicità e i suoi silenzi nelle immani tragedie delle due guerre, rappresenta quanto di più lontano ci possa essere dagli insegnamenti del Vangelo. Sì, proprio il Vangelo di Cristo che non predica i silenzi nè copre le complicità. Certo le morti, anche quelle dei complici delle menzogne che giustificano le guerre, vanno onorate con la richiesta di intercessione della Misericordia  per il riposo eterno. Ma ciò che leggiamo su “Il Lametino” di venerdì 26 agosto 2022, ECCELLENZA, non è l’annuncio di una messa in suffragio di un semplice cittadino passato a miglior vita; è una cerimonia intessuta di segni “teatrali”, declamati non su un palcoscenico laico ma ai piedi della Croce dove ci si inginocchia per pregare Cristo risorto. La Chiesa, dunque, che si fa palcoscenico di manifestazioni regali con modalità rituali che si pensava non dovessero più esistere: vestizione di manti, attraversamenti di navate centrali, cortei introitali e assegnazione dei posti rigorosamente individuati. Un’ostentazione dei segni del potere a cui una figura straordinaria della Chiesa post-conciliare, come “don Tonino Bello“, contrapponeva il potere dei segni. I segni del potere, quello dei Savoia, che si esplicarono nelle responsabilità del primo conflitto Mondiale e nell’affermazione della dittatura fascista che portò l’Italia alla seconda guerra mondiale; guerre che costarono milioni di morti e la mortificazione della Chiesa del tempo. Sono note le vicende dei Cappellani militari, a cui venne proibito di utilizzare la parola “PACE” e imposto di benedire le armi che servivano ad uccidere o ad intonare “TE DEUM” di ringraziamento per le stragi perpetrate nei confronti dei nemici. E non si trattava  di atti estremi sfuggiti al controllo del potere monarchico, di norma avveduto e misurato, ma di atti di viltà di una monarchia incolta e senza dignità, che  aveva deciso di lasciar fare anche le cose più esecrabili come la promulgazione delle leggi razziali nazifasciste.

ECCELLENZA, nel ringraziarLa per l’attenzione, che senza alcun dubbio riserverà alle nostre preoccupate riflessioni, La preghiamo di fare qualcosa per risparmiare alla Chiesa Lametina e alla nostra città questa immeritata mortificazione.

Pax Christi- Punto Pace di Lamezia Terme


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