Nessuna cacciata, nessuna sostituzione. Fonti parlamentari dem gettano acqua sul fuoco viste le perplessità, circolate nelle chat e non solo, dopo la nomina di Nicola Zingaretti alla guida della Fondazione Pd, ruolo finora ricoperto da Gianni Cuperlo. C’è anche chi ne parla in chiaro, come Simona Malpezzi arrivando alla convention di Energia Popolare a Cesena: l’ex capogruppo si dice davvero dispiaciuta perché Cuperlo ha curato la Fondazione “come un po’ un pezzo di sé”. A creare la Fondazione fu proprio Zingaretti, da segretario, e fu lui a nominare Cuperlo presidente. Nomina poi confermata da Enrico Letta. Ma non da Elly Schlein.
Il ruolo è infatti legato alla segreteria e fonti dem precisano che l’incarico di Cuperlo era già nei fatti “scaduto” insieme alla conclusione della leadership Letta. Insomma, la casella sarebbe stata vacante. “Non si occupa più della Fondazione da mesi”, si sostiene. Nei progetti del Nazareno ci sarebbe quello di far fare un salto ‘internazionale’ alla Fondazione agganciandola a quella europea di cui fanno parte i partiti della famiglia del Pse ovvero la Foundation for European progressive studies, acronimo Feps, di cui è stato presidente anche Massimo D’Alema.
Tornando agli organigrammi interni dem, quello di presidente della Fondazione non è l’unico legato alla segreteria. C’è anche il ruolo di coordinatore dei sindaci Pd. Fin in qui è stato ricoperto dal sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, e ora l’incarico potrebbe essere affidato a un’altra personalità. In pole ci sarebbe il primo cittadino di Bologna, Matteo Lepore.