Ci aspettavamo una risposta ma non così, non da lei.

Troviamo davvero esilarante la domanda “da che parte intendete stare”. Per noi parlano i fatti e non le parole. Siamo, e vogliamo stare, dove eravamo nel 2019 alle elezioni comunali, nel 2020 e nel 2021 alle elezioni regionali: con il PD. Invece voi dove e con chi stavate? Ve lo diciamo noi. Basta guardare la composizione delle liste di Mascaro per avvedersi immediatamente che la prima dei non eletti nella lista Orgoglio Lamezia è proprio la figlia di chi oggi parla di una nostra “fidelizzazione all’amministrazione comunale”.  Basta andare su un qualsiasi motore di ricerca per trovare articoli di attuali dirigenti del PD che facevano endorsement a Paolo Mascaro; foto gioiose con abbracci allo stesso Sindaco e foto di attuali dirigenti del Partito nei punti di incontro di candidati alle Regionali con il centro-destra. Se a ciò aggiungiamo che l’attuale segretario alle scorse regionali ha sostenuto i 5 stelle ci sarebbero davvero tante ragioni quantomeno di tacere. E dovrebbero tacere per l’altra questione importante che si fa finta di ignorare: quella dell’incompatibilità del segretario, che non poco disagio crea. Il problema lo avevamo sollevato, in fase congressuale, alla commissione di garanzia che non ci ha dato ascolto. Ora lo solleva la regione e il segretario sfida a trovare la norma che la prevede. Gliela troviamo noi: l’art. 3, lett. f del bando del 2018

Detto questo, che dovrebbe quantomeno invitare alla cautela, si imputa alla minoranza la mancanza di partecipazione alle iniziative del Partito. Anche qui forse stiamo guardando un film diverso. Ora, è bene sapere che il direttivo è composto da 30 membri di cui 22 afferenti alla lista del segretario Masi ed 8 alla minoranza. Ad onor del vero un direttivo con la partecipazione al di sopra dei 15 membri non lo ricordiamo. Basti pensare alla votazione sul documento sul PSC dove avremmo potuto sollevare la mancanza del numero legale: 8 favorevoli e 5 contrari, quindi solo 13 su trenta. C’è un problema di partecipazione? Certo che c’è. Ed è ancora più evidente se rapportato alle assemblee che non hanno mai raggiunto i trenta partecipanti su un totale di 375. Responsabilità nostra anche questa? O gli iscritti sono solo sulla carta?

Anche noi siamo convinti, che senza l’Unione delle forze progressiste non si vince, ma siamo anche convinti che un centro-sinistra con un PD debole non possa andare da nessuna parte. Siamo arrivati al paradosso di permettere che anche esponenti di altri movimenti (che a quanto pare però dettano la linea del partito) minaccino i consiglieri comunali. Con quale diritto?

Si sta costruendo una coalizione con i piedi di argilla dove l’unico collante che la tiene unita, è l’aspirazione di ogni rappresentante che siede al tavolo di essere candidato a Sindaco. Ma questo è un film che abbiamo già visto diverse volte e ne conosciamo anche la fine. Né tantomeno si può pensare di recuperare il deficit di rappresentanza di questa città senza coinvolgere i consiglieri regionali del territorio catanzarese. Non sono accettabili le affermazioni pubbliche che questo territorio non ha rappresentanti. Vero è, invece, che scientemente si vuole spostare l’asse altrove provando a delegittimare chi questo territorio lo vive.

Tanto ci doveva, per evitare ogni ambiguità. Sentiamo però forte il bisogno, di lanciare un appello a tutti quei compagni, con i quali avevamo iniziato un percorso di “Rigenerazione’’ interrotto in malo modo, e a tutte quelle donne e uomini con cui abbiamo condiviso la battaglia del 2019 che tanto entusiasmo aveva portato. A loro tutti noi vogliamo dire di cogliere l’occasione di questa fase congressuale per riavvicinarsi al Partito per provare a ridargli linfa. Ognuno con le proprie idee. Per tornare di nuovo a discutere lealmente e democraticamente con il rispetto di un tempo.

Anania Costanza

Careri Andrea

Carito Francesco

Curcio Angelo

Gaetano Alessia

Rocca Dario

Sirianni Antonio

Villella Aquila

Vescio Alessio

Vescio Lidia