Un percorso lento, fatto di piccoli passi. Fuori e anche dentro il Parlamento. Dove ieri è stata una giornata nera per la maggioranza tra Mes alla Camera e Dl lavoro al Senato. “Abbiamo soprattutto dimostrato che le opposizioni unite possono mettere in difficoltà il governo Meloni che è più debole di quanto venga propagandato”, si sottolinea del Pd a Palazzo Madama. Del resto, per la segretaria dem è proprio dai temi che può partire una possibile intesa. Che Schlein rivolge a tutte le forze di opposizione. “Siamo aperti al confronto su temi comuni con tutte le forze. Il nostro sforzo è per unire tutti quelli che intendono costruire l’alternativa alla destra”.
E a chi le chiede se questo confronto comprenda anche Matteo Renzi, Schlein risponde: “Non mi hanno mai appassionato le formule. Il Pd ha davanti a sé la mobilitazione dell’estate militante, e le iniziative vedranno spesso l’invito a tutte le altre forze di opposizione, il confine è chi vuole costruire l’alternativa alle destre“. Dopo l’appuntamento con Conte, è già prevista la partecipazione della segretaria dem alla manifestazione Cgil di sabato sulla sanità pubblica. E lunedì ci sarà anche l’iniziativa di Sinistra e Verdi su lavoro e ambiente “Se Schlein ci sarà? Abbiamo invitato tutti e anche lei”, risponde Nicola Fratoianni.
Ma il lavoro di tessitura messo in campo di Schlein che, ha spiegato in Direzione, intende portare avanti anche prima delle europee, resta tutto in salita. Carlo Calenda, per dire, interpellato dall’Adnkronos ribadisce che Azione si tiene fuori. Il campo largo da Azione ai 5 Stelle “non esiste”. Nessun coinvolgimento in un possibile fronte di forze alternativo alla destra con un M5S “antitetico su quasi tutto” e un Pd a trazione Schlein visto come “molto distante”.
Ma all’appello, rinnovato anche ieri da Schlein “al confronto su temi comuni” tra le forze di opposizione, il leader di Azione non si sottrae. C’è il salario minimo sul tavolo, innanzitutto. Ma, puntualizza “possibili convergenze occasionali” possono avvenire anche con la maggioranza “come sta accadendo con il governo Meloni sulla riforma Nordio”.
“Come ho ripetuto già un milione di volte non esiste un campo largo che ci vedrà coinvolti. Azione è nata dalla frattura causata dalla nascita del Conte 2. Le nostre idee sono antitetiche a quelle del M5S su quasi tutto e molto distanti dalla linea del Pd di Elly Schlein. Questo – aggiunge Calenda – non vuol dire che su specifiche norme, penso al salario minimo, non si possano trovare convergenze occasionali, esattamente come sta accadendo con il governo Meloni sulla riforma Nordio. Continuiamo a lavorare alla costruzione di un partito liberal-democratico, pragmatico e riformista che si ispira all’esperienza del governo di Mario Draghi”.