Svolta ‘anti-furbetti’ nella bozza del nuovo piano vaccinale covid che sarà analizzata oggi in Conferenza delle Regioni e in Unificata. Nel nuovo testo è stata infatti eliminata come categoria prioritaria quella dei lavoratori essenziali. Una scelta che potrebbe essere riconducibile alla volontà di prevenire eventuali tentativi di prevaricazione da parte di alcune categorie.
Sempre nella bozza le raccomandazioni ”su gruppi target a cui offrire la vaccinazione” che “saranno soggette a modifiche e verranno aggiornate in base all’evoluzione delle conoscenze e alle informazioni disponibili, in particolare relativamente a efficacia vaccinale e immunogenicità e sicurezza dei vaccini disponibili in diversi gruppi di età e fattori di rischio, effetto del vaccino sull’acquisizione dell’infezione, sulla trasmissione e sulla protezione da forme gravi da malattia e sulla evoluzione della situazione epidemiologica”.
Sono cinque in base a fragilità ed età le categorie previste nella bozza. ”Categorie prioritarie in base all’età e alla presenza di condizioni patologiche – si legge nella bozza – Elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave); Persone di età compresa tra 70 e 79 anni; Persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni; Persone con comorbidità di età inferiore ai 60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili; Resto della popolazione di età inferiore ai 60 anni”.
Nel nuovo piano restano considerate ”prioritarie le seguenti categorie, a prescindere dall’età e dalle condizioni patologiche” che sono ”il personale docente e non docente, scolastico e universitario, le forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali”.