Piazza Affari scambia in forte ribasso dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi. In attesa delle decisioni del presidente della Repubblica sulle elezioni anticipate, il Ftse Mib perde il 2% a 20.924 punti, mentre lo spread Btp-Bund è volato a quota 239 punti. Gli investitori guardano anche alla riunione di oggi della Bce, che dovrebbe decidere anche sullo scudo anti-spread, tematica decisiva per l’Italia. Fra le consorelle europee Londra cede lo 0,56%, Francoforte lo 0,68% e Parigi lo 0,11%. Fra le materie prime scivola di oltre tre punti percentuali il prezzo del petrolio, con il Wti a 96 dollari al barile e il Brent a 103 dollari.
Sul paniere principale della borsa di Milano soffrono i titoli del comparto bancario e finanziario. Unicredit cede il 7,18%, Banco Bpm il 6,69%, Intesa Sanpaolo il 5,67% e Bper il 5%. Nel risparmio gestito Banca Mediolanum arretra del 5,10% e Finecobank del 5%. Male Poste Italiane (-6,45%) e Tim (-5,85%) e perdono oltre quattro punti Leonardo e Saipem.
Maglia rosa del listino è Amplifon (+2,45%) ed è tonica anche Diasorin (+2,24%), mentre guadagnano oltre un punto percentuale Campari, Recordati e Prysmian.