”Date le condizioni di finanziamento più restrittive e il rallentamento del commercio globale ci attendiamo che il Pil aumenti in misura moderata nei prossimi trimestri. Nell’anno, secondo le stime pubblicate a metà giugno, la crescita del Pil potrebbe superare l’1% e si manterrebbe in media intorno a questo valore nel prossimo biennio”. Lo sottolinea il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in occasione dell’assemblea dell’Abi. ”La capacità di reazione di imprese e famiglie di fronte a shock inattesi e particolarmente violenti, quali quelli degli ultimi tre anni, deve costituire la base per un’azione pubblica volta a rendere la nostra economia mano rigida e lenta”, ha aggiunto.
INFLAZIONE
”Il ritorno dei prezzi del petrolio e del gas naturale su livelli ben inferiori a quelli precedenti l’invasione russa dell’Ucraina dovrebbe quindi preludere nei prossimi mesi a una più decisa decelerazione dei prezzi al consumo nell’area dell’euro nel suo complesso”, sottolinea Visco.
BCE
Le decisioni della Bce ”continueranno ad essere basate, volta per volta, sulla valutazione dell’impatto dei nuovi dati economici e finanziari sulle prosepttive dei prezzi al consumo nell’area dell’euro, così da garantire un rientro sufficientemente veloce dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento. Anche a fronte del marcato irrigidimento delle condizioni di finanziamento e del forte indebolimento del credito si dovrà procedere con la necessaria prudenza al fine di evitare indesiderate ripercussioni sull’attività economica, sulla stabilità finanziaria e sulla stabilità dei prezzi nel medio termine”.
”Un atteggiamento simmetrico, in linea con le conclusioni della revisione della strategia di politica monetaria della Bce, mi sembra adeguato alle circostanze”. ”Non comprendo e continuo a non condividere osservazioni anche di recente avanzate che spingerebbero a preferire il rischio di essere più, anziché meno, restrittivi. Ritengo che si debba essere cauti quanto basta”. Seguire questa strada, aggiunge, ”permetterebbe anche di contenere le ricadute sul credito e preservare la stabilità finanziaria, di cui ho trattato in questo intervento e che, come ho osservato, è essa stessa condizione necessaria per la stabilità dei prezzi e la tenuta delle nostre economie”.
PNRR
”Nei prossimi anni u impulso considerevole dell’attività economica è atteso dagli interventi delineati dal Pnrr: sarà cruciale l’attuazione nei tempi concordati dall’insieme di investimenti e riforme in esso definiti”. Lo sottolinea il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in occasione dell’assemblea dell’Abi.