“L’Italia presto potrà ricevere altri 21 miliardi di euro, dopo i 45,9 miliardi degli scorsi mesi”. Lo scrive il premier Mario Draghi nella premessa alla II relazione sull’attuazione del Pnrr trasmessa al Parlamento.
“Il Parlamento ha raccolto la sfida, lavorando intensamente nell’esame delle misure necessarie, migliorandole e indirizzandone l’attuazione. Anche gli enti territoriali – i Comuni, le Regioni, le Province – hanno svolto un enorme lavoro quotidiano accanto alle amministrazioni centrali per la messa a terra di migliaia di progetti che cambieranno il Paese. I risultati conseguiti sono significativi. Nel primo semestre del 2022, l’Italia ha raggiunto ancora una volta tutti gli obiettivi del Pnrr come ha accertato la Commissione europea la scorsa settimana”.
“Per quanto riguarda il semestre in corso, l’attuazione procede più velocemente dei cronoprogrammi originari. La fine della legislatura ha richiesto uno sforzo supplementare, per fare in modo che, dopo le elezioni, si potesse ripartire da una posizione il più avanzata possibile”.
“La prima fase di attuazione del Piano, dedicata soprattutto al disegno e all’approvazione delle riforme, si sta esaurendo. Nei prossimi mesi e anni occorre attuare queste riforme sul campo, monitorando continuamente i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi quantitativi indicati nel Pnrr. Per gli investimenti, la fase relativa alle procedure pubbliche per l’assegnazione delle risorse ai soggetti attuatori è in gran parte terminata: occorre ora fare in modo che gli investimenti siano portati a termine nei tempi e nei modi previsti, assicurando che le risorse europee siano spese in modo trasparente e onesto”, sottolinea il presidente del Consiglio.
“Il Governo ha adottato le misure necessarie a favorire una efficace attuazione del Piano. Sin dall’inizio sono state previste forme di supporto e assistenza per gli enti attuatori, garantendo già dalla fase di progettazione degli interventi il sostegno delle società partecipate pubbliche. Per rispondere all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, sono stati rafforzati gli strumenti per adeguare i costi delle opere. È stato inoltre assicurato un incisivo sistema di monitoraggio e di controllo degli interventi anche al fine di evitare frodi e infiltrazioni criminali”, ricorda.
“La seconda relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza illustra l’intensa attività svolta dall’inizio dell’anno e i risultati raggiunti nel suo avanzamento. Il Pnrr è un’occasione unica per il rilancio dell’Italia, per il superamento delle diseguaglianze territoriali, di genere e generazionali. La sua piena attuazione è fondamentale per la credibilità del nostro Paese verso i cittadini e i partner internazionali. Occorre mantenere gli impegni presi e, per farlo, c’è bisogno del sostegno di tutti”.
“Il lavoro di attuazione deve continuare nei prossimi anni, fino alla fine del Piano, con la stessa forza ed efficacia, seguendo il metodo, consolidatosi nei mesi passati, incentrato sull’attento monitoraggio di obiettivi e tempi di realizzazione, in un contesto di leale e fattiva collaborazione. Il Piano REPowerEU, con l’inserimento di un nuovo capitolo nei Pnrr nazionali destinato ad assicurare l’autonomia energetica dalla Russia, rappresenta l’ulteriore sfida per i prossimi mesi”.