Sulla quarta rata del Pnrr “finora non abbiamo preso decisioni: abbiamo ricevuto dall’Italia la richiesta di modificare 10 dei 27 obiettivi e la stiamo esaminando il più velocemente possibile. Sulla base di questa valutazione daremo una risposta al governo italiano, a quel punto arriverà la richiesta formale per la quarta rata e quindi scatteranno i 2 mesi per la valutazione della Commissione. Può sembrare complicato ma se dobbiamo modificare così sostanzialmente i programmi - e nel caso della quarta rata per l’Italia si tratta di un terzo degli obiettivi – dobbiamo verificare seriamente condizioni e argomenti, prendendoci il tempo necessario“. Così il commissario europeo agli Affari Economici Paolo Gentiloni, all’ingresso dell’Eurogruppo a Bruxelles, spiega i tempi relativi al processo decisionale sul Pnrr. “Vi assicuro che lavoriamo con grandissimo impegno”, aggiunge l’ex premier.
Quanto ai tempi della decisione circa il pagamento della terza rata chiesta dall’Italia, arriverà “prossimamente, come dico da settimane”, assicura il commissario Ue. E a chi gli ricorda le parole di Giorgia Meloni su un eccessivo allarmismo in Italia risponde: “Non so, io sono in Europa”.
Comunque “le risorse previste dai programmi del Pnrr ci sono – assicura Gentiloni – , la Commissione europea è pronta ad erogarle e c’è un grande lavoro con i diversi Paesi, inclusa l’Italia, per concludere le valutazioni sulle diverse rate di erogazione. Non credo che la questione dei tassi d’interesse complichi particolarmente l’attuazione del Pnrr. Penso sia molto importante continuare a lavorare per abbassare l’inflazione, che è una tassa occulta. Dobbiamo abbassarla senza ricadere in una visione di austerity che abbiamo abbandonato in questi anni”.
“L’inflazione – sottolinea Gentiloni – sta scendendo ma soprattutto quella core è ancora persistente” aggiunge e questo richiede che “la politica fiscale debba coordinarsi con quella monetaria”.