Il modello del Next generation Eu “sta funzionando, l’Italia fino a qui, e non ci sono ragioni per credere che non lo sarà anche in futuro, è stata estremamente diligente nel determinare quali obiettivi prefissarsi e nel raggiungere piano piano questi obiettivi”. E’ quanto ha sottolineato il direttore della rappresentanza della Commissione europea in Italia, Antonio Parenti, intervenendo a un evento in Campidoglio in occasione del discorso sullo Stato dell’Unione di Ursula von der Leyen, che ha tra l’altro fatto un richiamo importante sui principi di flessibilità e responsabilità sul debito pubblico.
Secondo Parenti, si tratta da un lato “della presa di coscienza che il modello del 2011 non poteva sostenersi per sempre, soprattutto in un’economia particolarmente complicata come quella attuale”. Allo stesso tempo, “c’è anche bisogno di continuare a dare a chi i soldi li presta la garanzia che vengano utilizzati per scopi ben precisi”, ha spiegato il direttore della rappresentanza della Commissione. La sua opinione è che “se ci si riesce a muovere in un sistema virtuoso di riduzione del debito, allora le strade per fare un po’ più di debito comune saranno più facili“.
Dal canto suo, Carlo Corazza, capo dell’ufficio del Parlamento europeo in Italia, ha definito un passo “nella giusta direzione” il richiamo della presidente della Commissione, in vista della presentazione a ottobre della proposta di riforma del Patto di stabilità. “Nel tempo in cui viviamo la parola chiave è flessibilità – ha detto – In termini di governance economica quello che manca all’Ue è un Tesoro. La crisi legata alla pandemia è stata risolta da un debito europeo, da titoli di stato che saranno garantiti in futuro da risorse proprie. Si tratta di passi importanti verso l’Unione fiscale ed economica”. Il passo successivo, secondo Corazza, dovrà essere quello di “rendere il Next generation Eu uno strumento permanente, per utilizzarlo per la difesa, l’Unione energetica e le altre cose che sono indispensabili se vogliamo rispondere alle sfide che abbiamo davanti”.