Ospedale di Lamezia Terme
15 novembre 2017
Ospedale di Lamezia Terme

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Polo traumatologico regionale nell’ospedale di Lamezia Terme. Forse è la volta buona


Il presidente Oliverio, attraverso il suo delegato alla Sanità, Franco Pacenza, si è impegnato con un comunicato ufficiale ad utilizzare i 20 milioni di euro previsti nel «Patto per il Sud» per interventi in «edilizia sanitaria e innovazione dei servizi per la salute» nell’esclusivo scopo di rendere l’ospedale di Lamezia funzionale ad ospitare la sede del Polo traumatologico regionale.

Non possiamo che plaudire ad una scelta che sosteniamo da tempo e che aveva già ricevuto l’assenso verbale ed informale dello stesso on. Pacenza nell’incontro che abbiamo avuto con lui circa due anni fa, presenti anche allora il sindaco di Lamezia e quello di San Pietro a Maida.

Si tratta di una scelta gestionale che nonostante il commissariamento della sanità calabrese spetta esclusivamente alla Giunta e al Consiglio regionale. Tanto è vero che lo stesso commissario Scura negli incontri che ci ha concesso e durante la visita al nostro nosocomio ha espressamente affermato che si tratta di scelte politico-amministrative e che non era suo compito affrontare una «guerra» contro i nemici di questa soluzione.

In realtà lo Scura è solo funzionale agli interessi di chi vuol concentrare tutti i servizi sanitari dell’area centrale della Calabria nel Comune di Catanzaro, perché non solo la Calabria ha tutti i criteri (casistica, numero di abitanti, estensione ed orografia disagiata e viabilità disastrata) che impongono di istituire una Rete politrauma, ma lo stesso commissario di fatto la ha parzialmente istituita lasciandola però monca di quel Centro di alta specializzazione, punto centrale di tutta la rete, che lui ha collocato genericamente fuori regione non avendo voluto utilizzare a tal fine il nostro ospedale e non potendo utilizzare né il Pugliese-Ciaccio, privo di piazzola elicotteristica e difficilmente raggiungibile, né il Policlinico Materdomini, privo addirittura del pronto soccorso.

Poiché questo di Scura è un attentato alla salute e alla vita dei calabresi, in quanto tradisce lo scopo primario di una Rete cosiddetta tempo-dipendente che è quello di garantire ai politraumatizzati gravi un intervento salvavita nel più breve tempo possibile, la scelta che il presidente Oliverio ha ufficializzato e che era già contenuta in due Piani sanitari regionali, varati uno dal centrodestra e l’altro dal centrosinistra, è una scelta di buon senso.

A qualcuno è apparsa come l’ennesima promessa elettorale. Non saremo certo noi, adusi a criticare le tante inaugurazioni preelettorali farlocche, a sostenere ora che a pensar male si fa peccato.

Anzi. Vogliamo essere anche noi sicuri che si tratti di un impegno serio e reale. E, come sempre, viglieremo che lo sia, anche perché ci sono ora quasi tutte le condizioni affinché possa esserlo.

C’è lo studio del Cesmav (Centro studi di medicina avanzata) di Firenze, da noi fatto avere al presidente Oliverio attraverso l’on. Pacenza, che spiega dettagliatamente come non vi siano limitazioni e/o impedimenti tecnici, come la struttura del nostro ospedale sia idonea e adeguata alla funzione e come le specialità medico-chirurgiche mancanti possano essere reperite nelle strutture circostanti attraverso accordi convenzionali.

Ci sono fondi adeguati e c’è, finalmente, un impegno esplicito da parte della massima carica istituzionale della Calabria.

Resta solo da progettare e predisporre interventi migliorativi sulla struttura nel settore di arrivo delle ambulanze/eliambulanze direttamente collegato con l’area di accettazione, un’area attrezzata di accettazione per la stabilizzazione delle funzioni vitali, denominata shock room, e poco altro.

Non è quindi più tempo per istituire commissioni o gruppi di studio, anche se di alto livello come quello composto dai dirigenti della Regione e dell’Asp di Catanzaro.

Bisogna pubblicare, subito e comunque ben prima delle elezioni politiche, un bando per il progetto di adeguamento. Solo così il presidente potrà dimostrare che fa, finalmente, sul serio.
Felice Lentidoro, segretario regionale Cittadinanzattiva
Nicolino Panedigrano e Riccardo Viola, presidenti Comitato Salviamo la Sanità Lametina
Giuseppe Gigliotti, presidente Associazione Malati Cronici Lamezia


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