Pontedera, la lite e poi le coltellate: il killer di Flavia Mello ha confessato
26 ottobre 2024

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Pontedera, la lite e poi le coltellate: il killer di Flavia Mello ha confessato


Era entrato in contatto con Flavia Mello attraverso un sito di incontri, poi la lite per il prezzo della prestazione sessuale, infine quattro coltellate mortali. Il corpo della 55enne italo-brasiliana è stato gettato in una cisterna all’interno della cantina di un’abitazione in disuso nella zona di Sant’Ermo, nel territorio del comune di Casciana Terme Lari (Pisa). La donna era scomparsa dalla notte del 12 ottobre scorso, dopo una serata passata a ballare nella discoteca ‘Don Carlos’ di Chiesina Uzzanese (Pistoia). “Devo andare a un appuntamento”, aveva detto alle amiche e da allora di lei non si erano avute più notizie.

La confessione del killer

“Abbiamo discusso, abbiamo litigato ma non volevo ucciderla: sono pentito”, ha confessato, tra le lacrime, in Questura l’omicida Kristian Emanuele Nannetti, 34 anni, in stato di fermo con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere disposto dalla Procura di Pisa, ora trasferito in carcere.

L’uomo, che svolge lavori occasionali come meccanico ed elettricista, con precedenti per piccoli reati, è stato sorpreso dalla polizia mentre dormiva nell’appartamento, senza corrente, di proprietà di un’altra persona residente in Valdera, e sul quale sono ancora in corso gli accertamenti della Squadra mobile pisana. All’interno della cisterna i poliziotti hanno trovato il corpo della donna avvolto in una coperta e il coltello da cucina usato per ucciderla con la furia con fendenti alle spalle e ai fianchi.

Le indagini

Decisivo per arrivare alla svolta nel giallo della scomparsa di Flavia Mello, durato due settimane, è stato l’ultimo indirizzo registrato sul navigatore Google Maps dell’auto Opel Mokka in uso alla donna, che gli investigatori della Squadra mobile hanno ritrovato ferma nel comune di Casciana Terme, nel piazzale davanti alla chiesa di Sant’Ermo, a poca distanza dalla casa nella quale viveva Nannetti. Grazie ai consulenti informatici della Procura che hanno esaminato il computer della vittima, sequestrato il 21 ottobre e hanno avuto accesso al suo account Google, è stata ritrovata la sua auto.

Nannetti è andato a prendere Flavia Mello nella piazza della chiesa e l’ha accompagnata nella casa, dove la discussione sul prezzo della prestazione sessuale è finito nel sangue. Accortosi di averla ferita a morte, Nannetti ha avvolto il cadavere in una coperta e l’ha gettato in una cisterna scoperta per caso nella cantina. “Sono distrutto, non posso credere a quanto è accaduto”, ha detto sconvolto il marito, Emiliano Agonigi, che nella giornata del 12 ottobre aveva denuncia la scomparsa della moglie.


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