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16 maggio 2018

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Presentato a Cannes l’atlante «Cine Tour Calabria – Guida alla Calabria cinematografica»


E’ stato presentato all’Italian Pavillon di Cannes l’atlante Cine Tour Calabria – Guida alla Calabria cinematografica, con la partecipazione di Maurizio Paparazzo, Giovanni Scarfò, autori del volume, Giuseppe Citrigno, presidente della Calabria Film Commission e Paride Leporace direttore della Lucana Film Commission.

A moderare e condurre la giornata è stata Laura Delli Colli, presidente dei Giornalisti Cinematografici Italiani. L’atlante cinematografico Cine Tour Calabria – Guida alla Calabria cinematografica è frutto di una paziente ricerca che ha avuto come obiettivo quello di colmare una lacuna storiografica. Si tratta di un’opera di recupero e di riordino dei film girati in Calabria, o anche altrove ma con una ambientazione calabrese.

Accanto alla proposta cine-turistica in linea con il movie-inducedtourism, il volume certifica in modo inconfutabile che il Cinema realizzato in Calabria ha una sua Storia: dal 1942 al 2017 sono stati girati 183 film di finzione destinati alle sale cinematografiche e al piccolo schermo.

«La proposta di realizzare la presente pubblicazione è stata subito condivisa da Paride Leporace nella sua veste di allora direttore della Calabria Film Commission. Il progetto è stato poi varato grazie al contributo della Fondazione Calabria Film Commission e della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania», spiegano gli autori, «ma un particolare, sentito, grande ringraziamento va al presidente Mario Oliverio che ha creduto sin dall’inizio in questa iniziativa culturale. La rassegna è basata sulla raccolta di dati tratti da giornali, riviste specializzate, internet e su informazioni raccolte sul campo, testimonianze di registi, produttori, attori, collaboratori vari e la memoria della gente. Il materiale raccolto è stato successivamente diviso in 8 itinerari cineturistici raggruppando i film nelle zone e nelle località dove sono stati ambientati. Oltre alle notizie riguardanti i film, il volume offre una serie di informazioni di carattere storico e culturale a cui hanno dato voce lo storico Ulderico Nisticò e la scrittrice Daniela Rabia. Gli itinerari cinematografici sono diventati così cine-turistici».

«Un testo di facile e utile consultazione per le produzioni cinematografiche in cerca di location, per scenografi e location manager, per gli studiosi e gli appassionati di cinema, per i turisti che desiderano approfondire la conoscenza della loro destinazione turistica e per i calabresi che vogliono avere un panorama complessivo dei film e dei luoghi interessati al cinema» così si legge nell’introduzione.

Era necessaria anche per la Calabria una guida che desse con immediatezza delle indicazioni precise, dei suggerimenti e idee utili alle produzioni. Da qui la scelta di offrire una campionatura di 180 foto originali realizzate da 5 fotografi (Renda, Galluccio, Guido, Oppido e Tolisano) distribuiti sull’intero territorio calabrese. La preferenza per questo tipo di impostazione ha portato a quella che si può definire la visualizzazione dell’identità paesaggistica calabrese.

Le immagini scelte secondo un taglio cinematografico per ogni cine-itinerario non sono quindi solo utili a suggerire delle potenziali location per le produzioni (e quindi una guida per addentrarsi con metodo in un territorio sconosciuto) ma anche a visualizzare la specificità di ogni area. Gli 8 itinerari cine-turistici rimandano ciascuno a 8 identità territoriali che a loro volta, nel loro insieme, rinviano all’identità più generale dell’intera regione. E finalmente la visualizzano.

Le potenzialità paesaggistiche e scenografiche della Calabria appaiono così di una varietà, di una spettacolarità e di una ricchezza inattesa. Funzionale a questo discorso è il paesaggio, che è stato sin dal 1942 il vero motore attrattivo delle produzioni cinematografiche. Sono state le montagne, i boschi, gli altopiani e i laghi ad attrarre le produzioni e i registi. Successivamente, il cinema ha scoperto anche le coste, la spiaggia, il mare. In ogni caso è il paesaggio, gli esterni, che affascinano.

La ricerca dei luoghi e dei film girati nel passato ha portato così alla definizione di una Storia che è anche sguardo in prospettiva, apertura verso soluzioni scenografiche e ambientazioni possibili. Il paesaggio calabrese è fatto di luce, di cielo, di vertigine, di contemplazione, di smarrimento e di profondità.

Cine Tour Calabria – Guida alla Calabria cinematografica, con la sua divisione in otto itinerari cineturistici, vuole essere un invito a scoprire nuove location ma anche e soprattutto un sentiero tracciato per tutti coloro che hanno voglia di conoscere, visitare, esplorare una terra in cui le coste lambite dalle acque dei mari Jonio e Tirreno, le altitudini delle vette del Pollino, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte, i castelli, le chiese, le cattedrali, i palazzi sono solo i tesori più evidenti. Molto altro, come accade per le cose più preziose, è dato di trovare a chi ha la pazienza e il tempo di cercare e immaginare. Un testo visionario, dunque, per andare oltre il guardare e incominciare a vedere, come in un film.


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